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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 09:32.
Cesarini, scànsati! E' Walter Mazzarri, ormai, l'uomo dell'ultimo minuto. Così, con un gol al 92' contro la Steaua Bucarest il Napoli spicca il volo anche in Europa League, unica sopravvissuta della ‘Caporetto' italiana che ha perso per strada Juventus, Palermo e Sampdoria. E' di Cavani la zampata che vale il passaggio agli scontri diretti e fa schizzare alle stelle l'adrenalina di una squadra sempre più proiettata verso la vetta anche in campionato, con la prospettiva, pare, di un mercato di gennaio che dovrebbe garantire al tecnico un po' più di respiro e qualche cambio in più per poter competere su entrambi i fronti.
I tifosi del Napoli ormai si sono abituati a soffrire fino alla fine, godendo però del sottile piacere di una squadra tosta, che non molla mai, non annoia mai e che costringe a restare inchiodati al seggiolino dello stadio o al divano di casa fino al fischio finale. I cinquantamila del San Paolo sono stati premiati, non fosse altro che per aver creduto ad una squadra scesa in campo orfana di due uomini chiave come Gargano e Lavezzi. La Steaua ha mostrato fin da subito la sua strategia ditruttiva. Unico obiettivo, pressare fino all'asfissia i portatori di palla e stroncare sul nascere qualsiasi iniziativa partenopea. Impensabile, quindi, provare a sfondare la barricata per vie centrali, meglio affidarsi alla spinta di Yebda e di Maggio sulle rispettive fasce di competenza. I due ci provano ma arrivano fino alla trequarti, poi la strada si chiude anche per loro.
Quando la Steaua riprende fiato il Napoli costruisce l'unica insidia del primo tempo con Vitale che riesce a liberarsi con una serpentina di due avversari e serve Cavani che spedisce il pallone alle stelle. Dovendo attaccare ad ogni costo gli azzurri si espongono inevitabilmente al contropiede e proprio su una ripartenza Gardos sfiora il vantaggio. Sulla fascia destra Maggio fa un superlavoro e riesce a servire Hamsik ma la sua conclusione sfiora il palo. Sul finale del primo tempo il Napoli se la vede davvero brutta ma De Sanctis è prontissimo a respingere il colpo di testa insidiosa di Geraldo . Ripresa: Cavani non è lucido neppre sul passaggio di Hamsik e si allunga troppo il pallone favorendo il buon piazzamento del portiere rumeno.