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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 14:54.
L'inchiesta sulla strage di Viareggio, il disastro ferroviario avvenuto il 29 giugno 2009 che è costato la vita a 32 persone, è arrivata ad una svolta. La Procura di Lucca ha notificato, infatti, proprio oggi gli avvisi di garanzia a 38 persone e a 8 enti. La tragedia si verificò in seguito al deragliamento di un treno merci all'interno della stazione. A causa dell'urto un vagone-cisterna contenente gas gpl fu perforato dando vita a un incendio.
Gli indagati
A tutto il vertice delle Ferrovie di Stato, incluso l'amministratore delegato Mauro Moretti, è stato notificato l'avviso di incidente probatorio. Oltre a Moretti, sono indagati anche i vertici della Gatx Rail, proprietaria del carro che deragliò. Nell'elenco compaiono i nomi dell'Ad di Rfi Mario Michele Elia, dell'Ad di Trenitalia Vicenzo Soprano e dell'Ad di Fs Logistica Gilberto Galloni, oltre al direttore della Divisione cargo Mario Castaldo. Indagati anche l'Ad della ditta di revisioni Cima riparazioni di Mantova (che aveva montato l'asse che si ruppe prima del deragliamento), Giuseppe Pacchioni, e i vertici della società proprietaria del convoglio, la Gatx Rail: nello specifico gli Ad delle divisioni austriaca e tedesca. Indagati anche tecnici e responsabili dell'officina Jugenthal di Hannover (controllata da Gatx), che aveva revisionato l'asse.
I reati
I reati ipotizzati a vario titolo dalla Procura di Lucca sono incendio e disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurime, violazione delle prescrizioni antinfortunistiche e della responsabilità amministrativa degli enti. Dopo le notifiche, il Gip dovrà pronunciarsi sull'accoglimento della richiesta di incidente probatorio.
La replica delle Ferrovie
I vertici delle Ferrovie dello Stato hanno dichiarato di attendere «con serenità» gli sviluppi delle indagini della magistratura di Lucca. «In relazione alla richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura della Repubblica di Lucca, nell'ambito della indagine scaturita dal tragico incidente di Viareggio del 30.06.2009, notificata questa mattina a trentotto persone, tra le quali anche i vertici del Gruppo FS - si legge in una nota delle Ferrovie - l'azienda evidenzia che l'elevato numero delle persone interessate potrebbe consentire di utilizzare la prova nell'ambito di una platea di soggetti il più ampia possibile. Ciò anche a tutela di quanti dovessero risultare, alla conclusione delle indagini, direttamente o indirettamente coinvolti».