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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2010 alle ore 06:38.
Futuro e libertà prova la carta del territorio e il banco di prova non saranno tanto le regioni quanto le città, soprattutto quelle in cui ci si prepara alle elezioni amministrative, da Milano a Napoli.
I "futuristi" hanno per ora scarsa rappresentanza nelle istituzioni regionali - ad eccezione della Sicilia, dove il terzo polo, costituito da Fli, Udc, Mpa e Api sono al governo, alleati con il Partito democratico. Ogni regione ha certamente la propria realtà, ma almeno per il momento si può dire che i numeri del nuovo partito di Fini a livello locale sono esigui.
Qualche esempio tra le regioni governate dal centrodestra. In Campania Futuro e libertà non ha rappresentanza in giunta, e in consiglio i suoi membri non sono così numerosi da rendere difficile l'approvazione della prossima manovra finanziaria. In Calabria l'Udc è ancora alleato al centrodestra e non sembra intenzionato a mollare. Per quanto riguarda il Lazio, alla Pisana esiste il gruppo di Fli, ma per ora conta una sola adesione, quella di Francesco Pasquali.
Spostandosi al Nord, in Piemonte il vicepresidente e assessore al Lavoro Roberto Rosso, passato dal Pdl al Fli, si era già dimesso a luglio e il presidente Roberto Cota ha subito provveduto a sostituirlo, per cui nemmeno qui l'impatto di Fli è immediatamente visibile. In Veneto non c'è alcun rappresentante di Futuro e libertà né in giunta né in consiglio, così come in Lombardia, dove il cosiddetto terzo polo è rappresentato da 3 consiglieri dell'Udc e, talvolta, in base alle leggi in discussione, da una sorta di area cattolica trasversale che va dal Pdl all'Udc fino al Partito democratico. Simile la situazione nelle regioni a statuto autonomo. Nel Friuli Venezia Giulia l'unico consigliere di Fli approdato al gruppo misto ha dichiarato di voler continuare a sostenere la giunta Tondo.
Insomma nelle regioni, ancora lontane dal voto, il peso dei finiani è tutto da valutare. Comunque, da nessuna parte sembrano a oggi in grado di condizionare gli esisti del principale documento di governo, il bilancio, con cui i consigli regionali dovranno confrontarsi nelle prossime settimane.