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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2010 alle ore 15:39.
Erano i gioielli della Dolce Vita e ancora evocano la sensualità delle star italiane degli anni ’50 e ’60. Bulgari, i cabochon tondeggianti, le pochette da sera, le cascate di colori vividi e le curve delle dive del cinema, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anna Magnani. “Gemme adatte alle dee dello schermo” titola l’International Herald Tribune nel presentare la mostra in corso a Parigi, fino al 12 gennaio, nella cornice sontuosa del Grand Palais: “Bulgari: 125 anni di magnificenza italiana”.
In quei giorni, spiega al quotidiano Usa Amanda Triossi, curatrice dell’esposizione, le dive del cinema non solo compravano i gioielli (invece di prenderli in prestito) ma li sfoggiavano nei film e altrove. Le foto dell’epoca fanno vedere Anita Ekberg con gioielli floreali alla prima di “Boccaccio 70” nel 1961 o Claudia Cardinale ornata di Bulgari a un evento d’ambasciata.
In mostra sono 603 gioielli, “uno più eccezionale dell’altro”, dai colorati pettorali di cabochon ai bouquet “tremblant” con i fiori che oscillano, agli orologi col bracciale a serpente. Clip dei film fanno vivere le attrici e i loro gioielli. Un’intera sala è dedicata alla collezione privata di Elizabeth Taylor.
“L’oggetto racconta la storia di uno stile”, un patrimonio che non si costruisce in vent’anni, dice Francesco Trapani, attuale ad di Bulgari e bisnipote del fondatore.
La mostra comincia con le creazioni d’argento del 19.mo secolo di Sotiris Boulgaris, l’orafo di origine greca che si stabilì a Roma nel 1881. Tra i modelli geometrici degli anni ’20 e ’30, molti gioielli “trasformabili” che si separano, e il famoso anello “Trombino” su pavé di diamanti. I figli del fondatore, Costantino e Giorgio, crearono per il negozio storico di Via Condotti i pezzi d’oro degli anni ’40 e i gioielli con effetti naturalistici. Gli anni ’50 portarono motivi sinuosi, linee morbide e composizioni a forma libera.
“Le forme voluttuose e gli attraenti mix di colori degli anni della Dolce Vita hanno dato a Bulgari la fama di incarnare l’essenza del design e dell’artigianato italiano e di essere desiderabilmente globale”, osserva l’International Herald Tribune.