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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 alle ore 15:23.
8. «Pupo cerca di imitare Tom Waits, che però non avrebbe mai cantato "credo nelle tradizioni di un popolo che non si arrende". Occhio, canta il Principe. Leggenda pura, supera ampiamente ogni più rosea aspettativa, l'ingresso del tenore Canonici, che sembra in playback, porta il tutto a toccare vertici assoluti di straordinaria caratura orrorifica, compresa la citazione di "over the rainbow". Pupo canta "tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente". Anche se Emanuele Filiberto non aveva fatto niente prima, adesso ha cantato questa canzone. Merita l'esilio! voto -3»
Ernesto Assante sul suo blog su Repubblica, 16 febbraio 2010
Quando si presentano sul palco in tre diverse altezze e con lo stesso smoking e la chitarra inizia l'arpeggio, il pubblico di SanRemo è quasi divertito. Poi iniziano a cantare: Pupo parla della famiglia (e non ha mai nascosto la sua bigamia), Emanuele Filiberto risponde che crede nella sua cultura e nella sua religione, poi Pupo gli dice in sostanza che è stato ingiusto che abbia vissuto in esilio. Eliminati al primo turno. Irrisi e parodiati. Ma loro non se la prendono. Alla fine Sanremo è stato pure vinto dai Jalisse, e all'Ariston quest'anno Toto Cutugno ha pure stonato. Li ripescano a sorpresa per la semifinale. E quando arriva il sabato e il momento di leggere i vincitori, alla presentatrice Antonella Clerici, agghindata come a un ballo imperiale russo che odora di cucina, si spegne il sorriso. "Italia amore mio" è arrivata seconda. I tre escono sul palco fra i fischi del pubblico incredulo. E stavolta se la ridono loro.
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