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L'industria spagnola cambia

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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 alle ore 06:37.


MADRID. Dal nostro corrispondente
La Ceoe, la Confindustria spagnola volta pagina. Dopo mesi di aspre polemiche e di divisioni interne, l'attuale presidente, Gerardo Diaz Ferran lascia il posto al catalano Joan Rosell, imprenditore di 55 anni e al timone dell'organizzazione imprenditoriale Foment da una quindicina di anni. Le elezioni del nuovo leader degli "empresarios", il quarto da quando nel 1977 è stata creata la confederazione, segnano la fine di un periodo di instabilità dovuta alla debolezza di Diaz Ferran, importante imprenditore nel campo del turismo (con il gruppo Marsans), ma travolto dalla crisi economica internazionale e quindi sull'orlo del fallimento con un buco accertato di oltre 300 milioni di euro.
Ci sono voluti mesi per sbarazzarsi dello "scomodo" presidente, che ha tentato fino all'ultimo di resistere, rischiando di trascinare nello scandalo la Ceoe. L'associazione ha così perso forza, prestigio e capacità propositive, proprio quando la Spagna necessitava di una voce alternativa a quella del governo e delle organizzazioni sindacali, per rilanciare il paese e concordare importanti riforme come quella del lavoro e delle pensioni.
Ora, con la nomina di Joan Rosell, la Ceoe potrà riannodare il filo del dialogo. Non prima, però, di avere avviato una profonda riforma interna, necessaria per snellire l'organizzazione, renderla trasparente e meno burocratica. Tra le varie proposte quella, ad esempio, di ridurre il numero dei vicepresidenti (attualmente 21). In altre parole una modernizzazione per poter innovare e proporre un cambio di marcia in una confederazione che sente il peso degli anni e che ha perso smalto e potere.
A questo proposito, Rosell, preferito all'andaluso Santiago Herrero, sembra essere l'uomo giusto per guidare questa trasformazione, nel segno della continuità (senza cioè eccessivi ribaltoni). Politicamente moderato, Rosell è a capo di un gruppo di imprese a carattere familiare (ad esempio Congost Plastic, con un giro d'affari superiore ai 14 milioni di euro all'anno), guidato da alcuni anni dalla moglie. Siede nel consiglio d'amministrazione di Criteria, holding di partecipazioni che fa capo alla Caixa, e di altre importanti imprese quotate e non come la filiale spagnola dell'italiana Omb. Laureato in ingegneria al Politecnico di Catalogna e in scienze politiche alla Complutense di Madrid, per Rosell sarà comunque dura cambiare in breve tempo l'immagine sbiadita e ministeriale della Ceoe.

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Tags Correlati: Caixa | Carlos Ferrer Salat | Ceoe | Confindustria | Consiglio d'Amministrazione | Criteria | Gerardo Diaz Ferran | Imprese | Joan Rosell | Marsans | Santiago Herrero | Spagna

 

È il secondo catalano alla guida della patronal, dopo Carlos Ferrer Salat, primo presidente oltre che fondatore della Ceoe, dal 1977 al 1984. Un segnale preciso, per dare nuova unità agli industriali e un respiro internazionale. Rosell, intende infatti stringere maggiori rapporti con le confindustrie europee. Italia in prima fila.
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