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I paesi più generosi. Australia prima, bene l'Italia, Cina avara

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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2010 alle ore 18:00.

PARIGI – Vacanze natalizie, tempi di regali. E di beneficenza. Forse il momento buono per rispolverare un'inchiesta, presentata in settembre, che ha fatto il punto sulla generosità dei singoli popoli a livello mondiale. Calcolando chi fa più donazioni, chi concede più tempo per il volontariato e chi aiuta estranei incontrati casualmente. Ebbene, chi i migliori?

Australiani e neozelandesi si sono piazzati al primo posto, seguiti da canadesi e irlandesi al secondo, ancora a pari merito. I peggiori? Gli abitanti del Madagascar e, a scalare, quelli del Burundi, dell'Ucraina, i serbi e i greci. Su 153 Paesi, l'Italia si piazza al 29° posto, neanche tanto male, se si considerano le posizioni di due altri «grandi» europei, Francia e Spagna (entrambi al 91° posto). O del Giappone, uno degli Stati più ricchi del mondo, che si è piazzato al 119°. O della potente Cina, praticamente quasi in fondo alla classifica (147°).

L'inchiesta è stata commissionata dalla Caf, la storica organizzazione di beneficenza britannica, che distribuisce fondi a Ong di tutto il pianeta. È stato costituito un indice, il World giving index, sulla base dei sondaggi effettuati da Gallup in 153 Paesi, corrispondenti al 95% della popolazione mondiale. È stato chiesto se nell'ultimo mese si siano fatte donazioni, se si sia dato del tempo per il volontariato e se si abbia portato soccorso a persone sconosciute. Nel caso degli austrialiani, con i neozelandesi i più generosi del mondo, questo è avvenuto rispettivamente nel 70, 38 e 64% dei casi. Per quanto riguarda gli italiani, invece, si è verificato nel 62, 16 e 45% dei casi. Sostanzialmente si difendono bene per le donazioni e per l'aiuto portato a estranei, mentre la loro performance è debole per il volontrariato, un dato sorprendente, perché in genere si pensa sia più sviluppato in Italia che altrove.

I migliori europei sono gli irlandesi (al terzo posto), seguiti dagli svizzeri (al 5°, condiviso con gli Stati Uniti), dagli olandesi (7°), dal Regno Unito (8°) e da Malta (13°). Nei primissimi posti si accumulano soprattutto i popoli dei Paesi più ricchi e sviluppati. Ma già all'ottavo si piazza lo Sri Lanka e all'11° sia il Laos che la Sierra Leone. Diciamo che negli stati più poveri è in genere più ridotta la propensione a dare soldi, ma maggiore quella a concedere del tempo per gli altri, vedi il caso della Liberia, dove gli intervistati hanno fatto donazioni nell'ultimo mese solo nell'8% dei casi, ma hanno dedicato del tempo al prossimo nel 76%. Gallup ha anche chiesto una valutazione della propria felicità (da zero a dieci, l'Italia è a quota 6,3) e in media è venuto fuori che non i popoli più ricchi, ma quelli più felici sono anche i più generosi. Tra l'altro, in tutta l'America latina, una delle migliori peformance è quella di Haiti (al 39% posto della classifica mondiale), che pure è uno dei Paesi più poveri del globo.

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Quanto ai risultati totali, nel mondo è il 20% in media ad aver «regalato» del tempo nell'ultimo mese prima del sondaggio, il 30% ad avere donato soldi e il 45% ad avere assisitito un estraneo. Ma in quest'ultimo caso hanno risposto affermativamente appena il 28% dei francesi e il 25% dei giapponesi. La strada da percorrere è ancora lunga. Molto lunga.

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