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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 alle ore 12:29.
Dal primo gennaio, ma di fatto da ieri a causa delle feste, è in vigore in Ungheria lacontroversa legge anti crisi imposta alle aziende di tlc ed energie e la legge bagaglio ai media. I giornali protestano, l'Europa pure, e da più parti si agita lo scenario di possibili sanzioni, proprio mentre Budapest ha assunto da gennaio la presidenza dell'Ue....
Importanti aziende europee, 15 in prevalenza tedesche e austriache presenti in Ungheria, e gravate ora da tasse speciali dal governo conservatore del premier Viktor Orban, hanno protestato contro la misura e sollecitano sanzioni da parte dell'Ue.
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Una loro lettera a Bruxelles era già stata pubblicata e ieri è uscita di nuovo sul quotidiano tedesco Die Welt. Le aziende colpite dalle tasse speciali sono giganti come il gruppo assicurativo Allianz, E.On, EnBw e Rwe (energetici), Deutsche Telekom, Spar, Baumax, l'Omv austriaca, e l'Axa francese. ...
Le imprese accusano il governo ungherese di avere gravato con tasse speciali alcuni settori (banche, telecomunicazione, energetica e catene commerciali) al fine di tappare i buchi di bilancio, causando danni agli investimenti e al funzionamento del mercato interno dell'Ue, di cui l'Ungheria riveste ora la presidenza. ...
Orban ha risposto alla lettera dicendo che le imprese fanno male a «correre a Bruxelles con le loro lagnanze», perchè i problemi dell'Ungheria si risolvono in Ungheria.
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Altre dubbie misure del governo conservatore del premier Viktor Orban hanno sollevato irritazione e timori fra i paesi vicini e fra i partner europei. Tutte premesse che non lasciano molto sperare sul semestre di presidenza europeo, il primo dell'Ungheria da quando è entrata nell'Unione nel 2004....
La nuova legge sui media prevede di fatto un controllo di tutti gli organi di informazione sottoposti alla vigilanza di un organo centrale (Nmhh, autorità per i media nazionali e l'informazione) guidato da un presidente con mandato di nove anni (Annamaria Szalai, fedelissima di Orban). L'ente ha il compito di distribuire le frequenze, controllare i contenuti e la loro conformità alla legge, e punire i trasgressori, per i quali sono previste multe salatissime di fino a 750mila euro. ...
Malgrado le assicurazioni però, il giro di vite già si sente: un moderatore di radio Mr1-Kossuth, Istvan Jonas, che per protesta aveva osservato un minuto di silenzio, è stato sospeso assieme al suo capo e una radio commerciale è stata ammonita
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