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Razzoli solo quarto in slalom: l'Italia da podio è al Tour de Ski

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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2011 alle ore 10:33.

C'eravamo tanto abbacchiati per i continui fiaschi dello sci azzurro; e c'eravamo tanto illusi con il botto di fine anno, il terzo posto di Christof Innerhofer nella libera di Bormio, seguito dall'ottimo inizio del 2011, il podio di Manuela Moelgg tra i pali stretti a Zagabria.

L'illusione si è spenta di nuovo nello slalom bis in notturna della capitale croata, dove Giuliano Razzoli, al comando della prima manche, ha chiuso quarto con tanto rammarico. Ottimo il risultato di squadra (quattro atleti tra i migliori classificati) ma resta la delusione per l'ennesima gara a metà nelle discipline tecniche. Le soddisfazioni maggiori, propiziate dalla Befana, arrivano così dallo sci nordico, da quel Tour de Ski approdato dalla Germania in Italia e che vede due azzurre sul podio virtuale, aspettando il gran finale in Val di Fiemme. E senza dimenticare la vittoria numero 53 di Armin Zoeggeler a Koenigsee (Germania), la quarta di fila, con 35 trofei nelle ultime 38 gare e sempre più lanciato verso la decima Coppa del mondo dello slittino.


Fondo, la Cortina-Dobbiaco premia le italiane
Arianna Follis seconda, Marianna Longa terza: la sesta prova della corsa a tappe del fondo, la Cortina-Dobbiaco di 16 km a inseguimento a tecnica libera, vede le nostre due fondiste battute soltanto dalla polacca Justyna Kowalczyk. È lo stesso terzetto che guida la classifica generale. Follis e Longa hanno recuperato quasi mezzo minuto alla rivale, con una tattica molto accorta, sempre incollate alla svedese Charlotte Kalla che ha macinato come un trenino a vapore, limando secondi preziosi alla Kowalczyk. La polacca ha corso in solitaria ma si è un po' affaticata nelle salite finali, permettendo alle inseguitrici di accorciare il distacco; poi le azzurre hanno bruciato la svedese in volata.
Il bilancio delle prime due tappe italiane è davvero pimpante, grazie anche al doppio podio italiano (Follis e Magda Genuin) nella prova sprint di mercoledì. «Dopo una giornata di riposo, i giochi saranno più aperti che mai nelle gare conclusive in Val di Fiemme: sabato ci saranno i dieci km a tecnica classica, il terreno più ostico per Arianna Follis che predilige il passo pattinato, al contrario di Marianna Longa, che proprio in questa tecnica potrebbe tentare il sorpasso». Domenica andrà in scena la scalata del Cermis, nove km con partenza a inseguimento e pendenze da brivido per incoronare la vincitrice. Il vantaggio della Kowalczyk è di mezzo minuto sulle italiane, non abbastanza da dormire sonni tranquilli. Nessuna gloria, invece, per i nostri fondisti in campo maschile, tutti piuttosto lontani dalla "maglia rosa" del fondo, lo svizzero Dario Cologna. Finora il meglio piazzato è Roland Clara, undicesimo.

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Tags Correlati: Andre Myhrer | Arianna Follis | Armin Zoeggeler | Charlotte Kalla | Dobbiaco | Germania | Giuliano Razzoli | Justyna Kowalczyk | Magda Genuin | Marianna Longa | Mattias Hargin | Razzo | Sport | Val di Fiemme | Zagabria

 

La fifa frena Razzoli a Zagabria
Un successo di squadra ma senza l'acuto individuale. Si riassume così lo slalom di Zagabria con un altro capolavoro incompiuto degli azzurri. Soprattutto del Razzo emiliano, campione olimpico a Vancouver, partito nella manche decisiva con il miglior tempo parziale ma rimasto ai piedi del podio per soli quattro centesimi. La neve saponosa e le buche hanno tradito molti atleti, lasciando campo libero all'incredibile rimonta dello svedese Mattias Hargin, da trentesimo a terzo, preceduto dall'eroe di casa Ivica Kostelic e dal compagno di squadra Andre Myhrer. Razzoli ha pagato caro qualche sbavatura di troppo, forse impaurito dopo due cadute consecutive e con la voglia di tagliare il traguardo sano e salvo senza finire gambe all'aria. Quindi un po' arrendevole per una pista che andava aggredita dall'inizio alla fine.
«Ho commesso un piccolo errore all'ingresso dell'ultimo muretto e dopo non me la sono più sentita di rischiare», ha spiegato il Razzo dopo aver smaltito la fifa. «Dopo essere uscito a Levi e Val d'Isère, avevo bisogno assoluto di fare punti, perciò mi tengo stretto anche questo piazzamento». Però la squadra c'è, segno che la condizione sta migliorando. Cristian Deville quinto, Manfred Moelgg nono e Stefano Gross tredicesimo (mai così bene in Coppa del mondo): un po' di coraggio in più e potremmo toglierci qualche sassolino dalle solette degli sci entro la fine della stagione, magari iniziando con Adelboden. Sabato si gareggia in gigante, domenica in slalom, mentre le donne saranno impegnate nelle gare veloci di Altenmarkt-Zauchensee

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