Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2011 alle ore 15:06.
Quando Mircea Geoana si accorse di aver perso le elezioni presidenziali non se la prese con il capo della sua campagna né con le cospirazioni dei media: «È stata l'energia negativa che era nell'aria durante il comizio finale», affermò senza timidezza in un'intervista in tv, con la moglie che asseriva accanto a lui. Il presidente eletto, Traian Basescu, in certi giorni politicamente delicati si veste di viola per allontanare le forze del male e conta fra i suoi stretti collaboratori il parapsicologo Aliodor Manolea. Insomma, nel paese del conte Vlad la magia non è materia su cui scherzare e maghi, cartomanti e streghe alimentano un fiorente mercato di previsioni del futuro e malefici.
La magia non ha allontanato la recessione
Ora, però, la magia non ha allontanato la recessione dalla Romania, che nel 2009 ha dovuto chiedere ben 20 miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale, alla Banca Mondiale e all'Unione Europea per pagare pensioni e stipendi. L'anno scorso, poi, il governo ha aumentato l'IVA dal 19 al 24% e ha diminuito del 25% le retribuzioni statali. E di fronte a una situazione così grave, il governo ha preso una sofferta decisione, cioè quella di tassare il lavoro dei maghi e delle streghe, imponendo anche a loro l'aliquota del 16% per ogni ogni libera prestazione professionale. Prima, però, la Romania ha dovuto codificare la professione di mago e strega, inserendola per la prima volta nel registro dei lavori insieme a quella dell'istruttore di guida, del valletto e dell'imbalsamatore.
Dalle streghe maledizioni contro i politici
Il governo in effetti aveva motivo di preoccuparsi, perché le streghe si sono subito ribellate. Non con cartelli e scioperi in piazza, ma nel sud del paese, lungo le rive del Danubio, a lanciare maledizioni contro i politici. Con una scena degna del Macbeth o del famigerato Martello, alcune decine di streghe hanno gettato in un calderone i più classici ingredienti malefici, fra i quali escrementi di gatto, occhi di salamandra e code di rospo. Altre hanno lanciato nelle acque del fiume una velenosa pianta di mandragola: «Così il male cadrà su di loro», ha commentato una strega chiamata Alisia, che poi ha dichiarato ad alcune agenzie di stampa accorse sul luogo come questa legge sia «una follia. I legislatori non fanno i loro interessi, ci derubano e poi vengono da noi a chiedere maledizioni contro i loro nemici». A settembre Akin Popoliciu e Cristi Dugulescu, del partito di maggioranza democratico-liberale, avevano dato la colpa proprio alla paura delle streghe se il Senato aveva votato contro la loro proposta di legge per imporre le tasse e persino multare le predizioni sbagliate. Ma poi alla fine dell'anno le cattive notizie sul fronte dei conti pubblici hanno fatto approvare velocemente la riforma, che entrerà in vigore sabato. Non sarà semplice controllare le ricevute dei professionisti della magia, che vengono pagati in contanti e solo 20-30 Lei (circa 4-6 euro) a prestazione. «Vogliono portare il paese fuori dalla crisi? - si chiede Bratara Buzea, 63 anni, la "regina" delle streghe che nel 1977 venne imprigionata dal regime di Ceaucescu - Dovrebbero piuttosto portare noi fuori dalla crisi!». Il coro di formule magiche che dovrà dirigere è previsto per i prossimi giorni,