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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2011 alle ore 06:38.
«Davvero? Sono onoratissimo del risultato, anche perché dicembre è stato uno dei mesi più difficili. Ma so anche che quando a breve partiranno i cantieri delle nuove tranvie e le altre opere uscirò dal podio. Il consenso, del resto, non serve per gigioneggiare ma per portare avanti i cambiamenti, anche se creano qualche mugugno». Matteo Renzi, 36 anni domani, tre figli e una carriera amministrativa di prim'ordine nata nel cattolicesimo di sinistra, non si smentisce. Stile volutamente diretto, qualche ingenuità solo apparente e un po' di stoccate a "certa" sinistra sono la ricetta classica della sua comunicazione, che evidentemente piace.
Sindaco, lei risponde ai cittadini su Facebook e ricorda gli appuntamenti su Twitter. Quanto contano questi canali per costruire la popolarità?
Sono importanti, se li sai usare: Facebook e Twitter cambiano il linguaggio, non puoi mettere sul social network il vecchio comunicato sulle «sintesi politiche» del «comitato centrale». Detto questo: tutti i martedì vado nelle scuole, incontro i fiorentini in mille occasioni, da qui a giugno farò 100 assemblee in altrettanti spicchi della città, per confrontarmi con gli abitanti sulle cose da fare.
A dicembre ci sono state le critiche sulla sua visita ad Arcore e sul blocco per la neve, che però non sembrano aver intaccato il suo rapporto con la città.
Secondo me la visita ad Arcore ha fatto storcere il naso a un po' di elettori "tradizionali" del Pd a livello nazionale. I fiorentini sanno che il problema della tassa di soggiorno è reale, e che è normale per un sindaco di una grande città parlare con il presidente del consiglio, anche se si chiama Berlusconi.
Lei, Chiamparino e De Luca siete i primi in classifica. Pare che criticare il Pd porti consenso.
Mah. Secondo me agli amministrati non importa nulla se critichi o apprezzi il Pd, ma interessa la qualità delle risposte concrete che dai. Chiamparino è il sindaco più bravo d'Italia, ha cambiato Torino ed è un modello per molti di noi, e per questo è sempre in testa. Poi, nessuna città è un'isola, per cui quando vedi che le cose non vanno provi a dire la tua.
Anche quando non è proprio gradita. Questa settimana la direzione del Pd dovrebbe tornare a discutere dell'opportunità di congelare le primarie. Lei che ne dice?