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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2011 alle ore 14:18.
Comparirà oggi in tribunale Jared Lee Loughner, il 22enne autore della strage di Tucson, Arizona, nella quale hanno perso la vita sei persone, 14 i feriti tra cui la deputata democratica Gabrielle Giffords. Il giovane è accusato di omicidio, tentato omicidio aggravato dall'aver colpito un membro del Congresso americano. L'America è sotto choc, e mentre si indaga sul fatto di sangue (il direttore dell'Fbi ha parlato di un atto isolato) si nutre un cauto ottimismo sulle condizioni cliniche della Giffords, ritenuta il vero obiettivo del killer.
Alle 17 ora italiana verrà osservato il silenzio, come chiesto dal presidente Barack Obama, per commemorare le vittime della sparatoria.
Tra loro c'è anche Christina Green, nove anni, nata l'11 settembre 2001, il giorno dell'attacco all'America diventata poi uno dei cinquanta faces of hopes, i volti della speranza. Christina era stata cresciuta ed educata dai genitori all'impegno per il prossimo. Nata a West Grove in Pennsylvania, si è poi trasferita con la famiglia a Tucson, in Arizona. E lì ha sviluppato il suo interesse alla vita pubblica, era molto patriottica e appassionata di politica, recentemente era stata eletta nel consiglio scolastico della sua scuola elementare. Così sabato con alcuni amici ha voluto assistere al comizio di Gabrielle Giffords, la deputata democratica obiettivo del killer.
Christina quando Jared Lee Loughner ha fatto fuoco sulla folla, è stata colpita alla testa. Subito trasferita all'University Medical Center non ce l'ha fatta. Aveva un proiettile nel cranio e l'intervento del chirurgo per rimuoverlo non ha avuto successo. I genitori e il fratello sono corsi in ospedale ma non hanno fatto in tempo a darle l'ultimo abbraccio. «È venuta al mondo il giorno di una tragedia e se ne va con una tragedia». Così l'ha ricordata il padre, John Green che ha aggiunto «era una grande leader e vedevo un futuro brillante per lei». Il vicino di casa che ha accompagnato la piccola al comizio, ferito da quattro pallottole, è ricoverato ma non è in pericolo di vita.