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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2011 alle ore 16:11.
In Costa d'Avorio è possibile un governo di unità nazionale, se il presidente uscente Laurent Gbagbo accantonerà la pretesa di rimanere alla presidenza. Lo ha detto l'ambasciatore del Paese africano all'Onu. Youssoufou Bamba, nominato rappresentante della Costa d'Avorio al Palazzo di Vetro dal presidente eletto democraticamente, Alassante Ouattara e insediatosi lo scorso mese. Ouattara «ha vinto» le contestate elezioni, ha detto l'ambasciatore, ed è stato riconosciuto dalla comunità internazionale come «il presidente legittimo». «Gbagbo è stato sconfitto, «deve ammetterlo, farsi da parte e il resto sarà negoziato». Gbagbo non è da solo: ha seguaci, persone competenti nel suo partito. Noi - ha assicurato Bamba - siamo pronti a lavorare con costoro, nell'ambito di un governo ampio e composito».
Nel secondo turno delle presidenziali in un primo momento fu lo sfidante a essere proclamato vincitore dalla Commissione Elettorale Indipendente, e tale è tuttora considerato dalla comunità internazionale; l'esito del voto fu però ribaltato a favore dello stesso Gbagbo dal Consiglio Costituzionale, organo da lui controllato cui spetta per legge l'ultima parola in proposito.
Ancora negoziati diplomatici
Nel frattempo ha annunciato un imminente ritorno in Costa d'Avorio il primo ministro kenyota Raila Odinga, inviato speciale dell'Unione Africana per la crisi ivoriana: a detta del suo portavoce, Odinga «in settimana, giovedì o venerdì» raggiungerà Abidjan, dove già era stato la settimana scorsa in missione di mediazione. Al riguardo il leader del partito di Gbagbo si è limitato ad affermare che «noi incoraggiamo tutte le iniziative nazionali e internazionali intese a trovare una soluzuione pacifica». Stanno lavorando, dietro le quinte, anche i capi tribali del Nord, zona interessata dalla guerra civile conclusasi anni fa. Capi tribali che tanta influenza hanno nella società civile in quell'area, e che lavorano per arrivare a una soluzione negoziale.
Gbagbo dice no
Laurent Gbagbo per ora dice no a un governo di unità nazionale in Costa d'Avorio. Il presidente uscente ha respinto l'offerta del rivale per un esecutivo che ponga fine alla gravissima crisi politico-istituzionale in atto nel Paese africano dopo il ballottaggio presidenziale del 28 novembre scorso.