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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 06:39.
ROMA
Sono iniziate ieri le consultazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo l'azzeramento della giunta di lunedì scorso. Il tempo stringe, visto che il primo cittadino ha annunciato di voler chiudere entro domani la partita dell'individuazione della nuova compagine governativa della città, alla vigilia di un importante avvenimento: l'incontro di sindaco e giunta in Vaticano con papa Benedetto XVI per un'udienza speciale.
Ieri, negli incontri con i rappresentati politici e i consiglieri comunali del Pdl, non si è parlato, almeno ufficialmente, dei nuovi nomi (è stata smentita categoricamente la voce di un possibile coinvolgimento di Guido Bertolaso). Anche se una delle opzioni che sembra affermarsi è quella di scegliere i nuovi assessori tra i consiglieri comunali Pdl, per favorire un maggiore coordinamento tra Giunta e Assemblea capitolina. Un elemento, quest'ultimo, che non sempre è emerso nei primi due anni e mezzo di amministrazione. Quindi in pole position potrebbero esserci nomi già emersi nei giorni scorsi, come Giovanni Quarzo (presidente della commissione Lavori pubblici) e Antonello Aurigemma (presidente della commissione Mobilità). Gli ex assessori più in bilico restano Sergio Marchi (Mobilità) e Fabio De Lillo (Ambiente), dopo la vicenda "parentopoli" che ha coinvolto le due società comunali Atac (trasporto pubblico) e Ama (igiene urbana). L'obiettivo di concludere in tempi brevi poco si concilierebbe, invece, con la necessità di analizzare curriculum e competenze di eventuali assessori esterni.
L'altro aspetto su cui si è discusso ieri è l'individuazione di un «cronoprogramma» per il governo cittadino da qui a fine mandato, a cui i neoassessori saranno ancorati. «Non ci può essere una strategia complessiva senza una tempistica e le risposte alla città devono essere cadenzate», così Alfredo Pallone, vicecoordinatore regionale Pdl all'uscita della riunione con i vertici del partito e il sindaco. A due anni e mezzo dalle nuove elezioni, è il ragionamento emerso nelle discussioni, è prioritario per l'amministrazione concentrarsi sulle tematiche più vicine ai cittadini, in primis decoro urbano, emergenza casa e mobilità (come il prolungamento della metro B1). Anche perché, con il nuovo anno i romani hanno già avuto una brutta sorpresa: con il debutto della super-addizionale Irpef del Campidoglio, a cui va aggiunta quella regionale, un romano arriverà a pagare il triplo di un milanese nelle stesse condizioni economiche (si veda il Sole-24 Ore Roma in edicola oggi).