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I commenti sulla vicenda Ruby

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2011 alle ore 17:11.

La notizia del premier indagato per concussione e prostituzione minorile ha sollevato una ridda di commenti. On campo soprattutto difensori del premier. Il Fli non commenta. Ecco una sintesi.

Alberti Casellati: teorema fantasioso
«I magistrati di Milano questa volta superano se stessi». Lo sostiene in una nota il sottosegretario alla Giustizia Elisabetta Alberti Casellati. «Le nuove accuse contro il premier - prosegue - sono il frutto di un teorema fantasioso, già smentito dai fatti e destinato a svanire nel nulla. Chi ha la vana speranza di sovvertire per via giudiziaria la volontà popolare, ancora una volta resterà amareggiato. Riflettano quei signori della sinistra che coltivano l'illusione e plaudono ad ogni nuova iniziativa giudiziaria contro il presidente Berlusconi».

Brambilla: sarà un boomerang per il partito delle procure
Per il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, «la nuova indagine su Silvio Berlusconi, di cui, guarda caso, abbiamo tempestivamente notizia all'indomani della sentenza della Corte costituzionale, é fondata su accuse assurde e inverosimili. ma, prima di esser spazzata via dai fatti, spazzerà via qualsiasi dubbio sulla natura politica della persecuzione di cui il premier é oggetto da più di quindici anni. ormai gli italiani hanno capito: anche questa iniziativa, come tutte le altre, sarà un boomerang per il partito delle procure».

Belisario (Idv): vicenda gravissima, Berlusconi si dimetta
Per il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario, il premier deve dimettersi. "Le accuse di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile che riguardano Silvio Berlusconi sono gravissime e si aggiungono ad altre pesanti imputazioni, che schiacciano come un macigno il requisito della moralità e della non ricattabilità che dovrebbe avere un Capo di Governo».

Bondi: il governo è sotto scacco dei giudici
Per il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, il governo è permanentemenete sotto scacco di una procura. Commentando l'inchiesta milanese che vede indagato il premier sul caso Ruby: «Ieri ho posto un problema che riguarda la nostra democrazia e il futuro dell'Italia. In ogni ordinamento democratico infatti il parlamento e il governo non sono sottomessi come in Italia alla volontà dei magistrati. Quando questo accade (quando accade cioè che le leggi le scrive la Consulta e non il Parlamento e che il governo è permanentemente sotto scacco di una procura) allora la democrazia è una democrazia dimezzata».

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Tags Correlati: Antonio Di Pietro | Camera dei deputati | Corte Costituzionale | Fabrizio Cicchitto | Felice Belisario | Governo | Idv | Lev Tolstoj | Mariastella Gelmini | Maurizio Gasparri | Palazzo Madama | Pd | PDL | Senato | Silvio Berlusconi

 

Casoli (Pdl) cita Tolstoj
Per Francesco Casoli, vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Madama, «ieri il pasticcio partorito
dalla Consulta, oggi l'ennesimo attacco di alcuni magistrati della procura di Milano contro Berlusconi. Come scrisse Lev Tolstoj in "Guerra e pace", "dov'é un tribunale, é l'iniquità».

Cicchitto e Gasparri (Pdl): indagine come un ordigno a orologeria
Il governo non si fa intimidire dall'indagine sul caso Ruby che coinvolge il premier. Lo affermano in una nota i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. «Come un ordigno ad orologeria, esattamente un giorno dopo il deliberato della Corte costituzionale - sottolineano in una nota - la Procura di Milano ha dato notizia di una indagine riguardante la vita privata di Silvio Berlusconi dalla quale si ricavano fantasiosi e incredibili reati. L`obiettivo è evidente: visto che il tentativo non è riuscito in altri modi, allora si ritorna al diretto e frontale uso politico della giustizia per destabilizzare il quadro politico».

Di Pietro (Idv): Berlusconi perseguitato? Da se stesso
È la Procura di Milano a perseguitare Berlusconi o non è piuttosto Berlusconi a perseguitare sè stesso con i suoi comportamenti? Così Antonio Di Pietro commenta le notizie sul caso Ruby e le reazioni del centrodestra all'inchiesta su Berlusconi. «Diamo atto alla Procura di Milano - premette il leader dell'Idv - che ha aspettato la sentenza della Consulta proprio per non creare alcuna influenza, neanche nell'opinione pubblica. Poi, se permettete, non è colpa della Procura di Milano se deve accertare i fatti rispetto a un fatto grave: il presidente del Consiglio nel ruolo e nella funzione che svolge telefona al Questore di Milano per dire che una minorenne è la nipote di Mubarak quando non è vero; e tutto ciò per coprire comportamenti non legittimi da lui commessi in precedenza».

Stefania Craxi: nuova accusa per colmare il vuoto della Consulta
«La Procura di Milano non ha perso tempo: occorreva un'accusa nuova e fresca per colmare il bicchiere lasciato mezzo vuoto dalla Consulta». È il commento del sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, sul caso Ruby che vede indagato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Gelmini: Berlusconi perseguitato da alcune procure
Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini «il premier Silvio Berlusconi è
chiaramente oggetto di persecuzione da parte di alcune procure. La giustizia a orologeria è ormai una triste consuetudine a cui gli italiani sono abituati». E avverte: «se alcuni magistrati pensano in questo modo di sovvertire il voto degli italiani commettono un grave errore»

Izzo (Pdl): una persecuzione contro il premier
Secondo il vicepresidente dei senatori del Pdl, Cosimo Izzo, «contro il presidente Berlusconi è in atto da 17 anni una diabolica persecuzione. Si tratta di un vecchio copione che si ripete ciclicamente, nel vano tentativo di dare la spallata ad un uomo che ha scombussolato i piani di egemonia della sinistra nel nostro Paese».

Moratti: il paese ha bisogno di stabilità
«Il Paese ha bisogno di stabilità». Con queste poche parole il sindaco di Milano Letizia Moratti ha commentato l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per l'affaire Ruby.

Orlando (Pd): vicenda patetica
Andrea Orlando, responsabile giustizia del Pd, ricorda che «la procura di Milano è la stessa che veniva esaltata qualche settimana fa dagli esponenti delPdl, quando escluse la rilevanza penale dell'episodio del fermo di Ruby in questura. Si tratta di un ufficio che ha ampiamente dimostrato equilibrio e rigore e il cui lavoro va sempre rispettato. A noi non interessa strumentalizzare la patetica vicenda che riguarda il presidente del Consiglio, sulla quale sarà necessario fare piena chiarezza». Orlando vorrebbe che «non fosse l'ennesimo pretesto di questo governo per aggredire la magistratura e non occuparsi dei veri problemi del Paese».

Quagliariello (Pdl): tentativo di determinare per via giudiziaria le sorti della maggioranza
«Come volevasi dimostrare. La sentenza di ieri della Corte Costituzionale non va enfatizzata ma è inutile, perchè non sposta di una virgola il vero problema dell'Italia: il tentativo di determinare per via giudiziaria le sorti delle maggioranze e dei governi legittimamente scelti dal popolo». Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, commentando l'iscrizione di Silvio Berlusconi nel registro degli indagati della Procura Milano per il caso Ruby.

Rotondi: dalla procura di Milano uno spot alla campagna del premier sulle toghe
«La Procura di Milano collabora con la campagna del premier sulla magistratura politicizzata. Da questo punto di vista c`è solo da ringraziare per lo spot». Lo dichiara
il ministro per l`Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi.

Saltamartini (Pdl): attacco ridicolo
Attacca Barbara Saltamartini, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera e responsabile nazionale delle Pari opportunità del partito: «la ridicola accusa per gettare ancora fango sul presidente Berlusconi è l`ennesima azione di quella parte che vuole in tutti i modi sovvertire per via giudiziaria la volontà popolare. Di fronte a questo ennesimo attacco, Berlusconi e il governo continuano ad occuparsi dei problemi degli italiani e sono impegnati per riformare il Paese: obiettivi che mi sembra chiaramente siano stati dimenticati dall`opposizione».

Santanchè: sospetta coincidenza di tempi
«Trovo inquietante e sospetta la coincidenza dei tempi tra la sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento e l'annuncio di una nuova inchiesta a carico del presidente Berlusconi. Già in passato, per troppe volte, abbiamo assistito ad annunci clamorosi che si sono poi dimostrati bolle di sapone. Temo che siamo di fronte all'ennesimo tentativo della Procura di Milano di interferire sul corso della politica». Così Daniela Santanchè.sottosegretario al ministero per l'Attuazione del programma di
governo commenta gli sviluppi della vicenda Ruby. «La procura di Milano è consapevole del danno incalcolabile che questa vicenda arreca non al premier, ma all'immagine dell'Italia e degli italiani nel mondo in un momento così delicato per la stabilità economica e finanziaria del paese?».

Scilipoti (Mrn): speculatori con agganci in Parlamento
«Continua la corsa all'informazione di poco spessore ma di forte visibilità: ho il dubbio che ci siano speculatori finanziari, con agganci in Parlamento, che, utilizzando anche i mass media, vorrebbero delegittimare il Governo al fine di destabilizzare il Paese per cannibalizzarne le risorse». A dirlo Domenico Scilipoti (Movimento di Responsabilità Nazionale) in riferimento agli attacchi a ciclo continuo operati contro il Presidente del Consiglio Berlusconi da una certa parte della stampa. «Ieri i commenti alla sentenza della Corte Costituzionale; oggi, il riferimento alla signorina Ruby. Non sono commenti giornalistici - continua Scilipoti - ma processi con sentenze mirate. Il danno non lo riceve solo il Governo, ma tutta l'Italia».

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