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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 alle ore 13:06.
Da oggi parte il lavoro della macchina organizzativa di uno degli eventi che passerà alla storia come forse il più gigantesco della storia della Chiesa, fino ad oggi. La cerimonia di beatificazione di Karol Wojtyla richiamerà a Roma una folla immensa di fedeli: Oltretevere nessuno si spinge a fare vere previsioni, ma mettendo insieme alcuni elementi raccolti in ambienti curiali le prime stime possono indicare in almeno due milioni le persone che potrebbero partecipare, in un modo o nell'altro. Infatti ai funerali di Giovanni Paolo c'era almeno un milione di persone: a piazza San Pietro e nelle zone limitrofe, come Via della Conciliazione, ne erano stipate circa la metà, mentre le altre erano sparse per un pezzo di città e seguirono un po' a distanza. Karol Wojtyla era deceduto la sera del 2 aprile, e già il 4 la salma del Pontefice era stata esposta nella Basilica di San Pietro.
Si creò da subito una fila lunghissima di persone che ininterrottamente sfilò davanti al feretro fino alla mattina del 7 aprile (alle 22 del giorno prima era stato chiuso l'accesso alla coda): fu stimato che quasi 3 milioni di persone parteciparono agli omaggi. Fare numeri, quindi, risulta molto difficile – si osserva in ambienti ecclesiastici – perché in questo caso c'è una diversa variabile-tempo: mancano più di tre mesi e mezzo, e quindi ci sono maggiori possibilità di organizzare i trasferimenti, specie dalla Polonia.
È possibile, quindi, che in molte aree della città verranno attrezzate aree con maxi schermi e zone di assistenza e ristoro. Ci sarà inoltre un problema di sicurezza, dal momento che affluiranno molte autorità da ogni paese. La data peraltro coincide con il tradizionale concerto del primo maggio – Festa dei lavoratori – a San Giovanni, area che da sola può contenere diverse centinaia di migliaia di persone. La struttura organizzativa vaticana lavorerà a stretto contatto con la Protezione Civile, che dette ottima prova ai funerali del 2005, e con il comune di Roma: ieri nell'incontro con Benedetto XVI, il sindaco Gianni Alemanno ha assicurato il massimo sforzo della capitale: «Il Papa confida nella nostra capacità organizzativa» ha detto il primo cittadino al termine dell'incontro. (Ca. Mar.)