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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 alle ore 18:04.
MOSCA - Una Rolls Royce, un jet privato o uno yacht da 100 metri... Questi classici status symbol dei nuovi ricchi russi non sorprendono. Una nuova moda negli ultimi tempi si diffonde tra gli oligarchi. E' quella dei bunker privati che permettono agli abitanti di Rublevka, la zona più prestigiosa delle ville di lusso nei dintorni di Mosca - dove si trovano anche le residenze ufficiali del presidente, Dmitrij Medvedev, e del premier, Vladimir Putin - di far fronte agli attacchi terroristici, ma soprattutto alle catastrofi naturali. Nel lusso più sfrenato.
Dopo il caldo anomalo dell'estate scorsa, accompagnato dagli incendi nelle le foreste intorno alla capitale russa, che per molte settimane è rimasta coperta da una densa nube di fumo tossico, la domanda dei bunker privati per i Vip, bunker dotati di sistemi autonomi di sopravvivenza, è aumentata di parecchie volte. A Mosca ci sono cinque società specializzate nelle costruzioni sotterranee i cui portafogli di ordinazioni sono riempiti per tre anni in avanti.
«I bunker che offriamo ai nostri clienti - racconta Aleksej Budnik della società Spezgeoproject, leader della costruzione dei rifugi sotterranei - sono dotati di sofisticati sistemi i più moderni, simili a quelli usati per i sottomarini nucleari, che garantiscono a molte persone la vita in piena autonomia per parecchio tempo». Oltre ai sistemi di condizionamento d'aria e di filtraggio, un fonte autonoma di acqua potabile i bunker sono attrezzati con le spie di vario tipo che controllano in continuazione la temperatura interna e la qualità dell'atmosfera all'interno del rifugio. «Sono le attrezzature di base mentre tutto il resto dipende dalla fantasia e dalle capacita finanziarie dei clienti», ha spiegato Budnik, secondo cui nei bunker possono essere installati anche dei sistemi di rigenerazione d'aria simili a quelli delle stazioni spaziali.
A differenza dei rifugi antiatomici sovietici in cemento armato, che venivano costruiti in grandi quantità nei tempi della guerra fredda - a Mosca molti di essi sono stati trasformati ultimamente in parcheggi sotterranei per le auto - i bunker per i Vip vengono rifiniti come ville o appartamenti di lusso. «Nel periodo in cui il rifugio non viene usato per la sua destinazione diretta, il locale può essere trasformato in un centro super protetto per le trattative confidenziali, oppure in un nascondiglio per gli oggetti di valore, dalle opere d'arte, all'oro, alle gemme o al denaro in contanti», scrive il sito Internet della società Spezgeoproject. Una nota molto attuale: ieri è stata derubata per parecchi milioni di dollari la villa del miliardario russo e titolare della holding "Russkoe zoloto" (Oro della Russia), Aleksandr Taranzev. I ladri hanno portato via alcuni quadri dei più celebri maestri russi, un uovo di Peter Carl Fabergè, maestro orafo di San Pietroburgo e una pepita d'oro da un chilo.