Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 08:07.
Si comincia domani, ma sarà soltanto l'avvio dell'esame. Per quanto veloce, la Giunta per le autorizzazioni della Camera non potrà chiudere il caso-Ruby prima di un paio di settimane. «Il dossier è copioso, occorreranno diverse sedute», dice il presidente Pierluigi Castagnetti (Pd) ai giornalisti, durante una pausa della lettura delle 390 pagine arrivate da Milano. Sul contenuto non si sbilancia (né sulle possibili decisioni della Giunta). «Mi sembrano indagini molto rigorose», si limita a dire.
Pdl e Lega hanno la maggioranza e potrebbero decidere di mettere i bastoni tra le ruote della Procura sposando la tesi della difesa del premier sulla presunta incompetenza dei pm milanesi a indagare e dichiarando quindi «irricevibile» la richiesta. È la tesi secondo cui giudice competente sarebbe il Tribunale dei ministri in virtù del fatto che tra i reati contestati a Berlusconi c'è anche la concussione. Castagnetti è perplesso perché, spiega, in questo caso il voto sarebbe palese e non segreto e quindi occorrerebbero 316 voti in Aula. Troppo rischioso per la maggioranza.
Relatore sarà il vicepresidente della Camera Antonio Leone, del Pdl, che ieri non ha voluto dire mezza parola. L'opposizione ritiene che la Giunta dovrà preliminarmente pronunciarsi su un'altra questione, e cioè se l'ufficio di Spinelli, in quanto «segreteria dell'onorevole Berlusconi», sia realmente coperto da immunità perché pertinente alla Presidenza del Consiglio. Questo è quanto lo stesso Spinelli ha detto per bloccare la perquisizione, su suggerimento dell'avvocato Niccolò Ghedini. Questo è quanto la Giunta dovrà confermare o meno, in via preliminare.
Resta il fatto che il dibattito e la decisione parlamentare (prima in Giunta e poi in Aula) saranno per Berlusconi l'occasione per ribadire la propria tesi sulla «persecuzione giudiziaria» e sulla «illegittimità» della competenza dei pm milanesi. E tuttavia, il verdetto politico non è destinato a incidere sul procedimento in corso, che nel frattempo potrebbe essere già approdato davanti al Gip per la decisione sul rito immediato. (D. St.)