Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 08:08.
CITTÀ DEL VATICANO - Lo scenario-shock che emerge dalle carte sull'inchiesta che coinvolge Silvio Berlusconi alza la temperatura dentro i Sacri Palazzi, ma soprattutto tra i vescovi italiani. Da tempo la questione morale sul premier è uno dei temi di discussione centrali nel ruolo dei cattolici in politica nell'era del berlusconismo, e la condotta dei porporati da tempo è quella della massima cautela in attesa che nelle sedi giudiziarie sia fatta chiarezza.
Questo soprattutto per non intaccare l'asse con il centrodestra che è considerato prioritario per salguardare i temi-chiave per la Chiesa, vita e famiglia. Ma di certo le nuove rivelazioni scuotono l'espiscopato, specie quello "sul territorio", che si confronta con «i malumori del clero e dei fedeli» - si afferma in ambienti ecclesiastici - che pur essendo in maggioranza elettori del Pdl manifestano più che qualche nervosismo. La prudenza si riscontra anche negli organi di informazione ufficiali: l'Osservatore Romano non menziona le novità sul fronte politico-giudiziario mentre Radio Vaticana riporta qualche passaggio di cronaca. I riflettori si puntano quindi per il momento al Consiglio Permanente Cei che si aprirà lunedì prossimo ad Ancona, con la prolusione introduttiva del cardinale Angelo Bagnasco. Anche i vertici della Conferenza espiscopale di solito sono prudenti (ma non alcuni vescovi, che non mancano di dare giudizi taglienti), ma naturalmente non potrà essere ignorata l'escalation giudiziaria che secondo molti osservatori può seriamente mettere a rischio la tenuta del quadro politico.
C'è poi un altro appuntamento importante in calendario, anche se un po' più in là nel tempo: esattamente tra un mese Berlusconi inconterà i vertici di Curia e Cei al ricevimento annuale dell'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede per i Patti Lateranensi, dove sarà presente anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano: con ogni probabilità prima di allora le diplomazie parallele dovranno chiarire la portata del nuovo caso. Quindi si metterà al lavoro Gianni Letta, che ha un filo diretto con il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ma i contatti riguarderanno anche Bagnasco e il cardinale Camillo Ruini, che nei mesi scorsi ha tenuto i contatti con Pierferdinando Casini. La Chiesa, infatti, ha spinto per un avvicinamento dell'Udc al Pdl, ma ora questo pressing sembra essersi fermato, in attesa di un chiarimento.