Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2011 alle ore 16:31.
«Sono io il Bunga Bunga. Non c'è niente di strano in questa cosa mi ritengo un po' una scimmia». Lo dichiara l'attrice Sabina Began, intervistata a Sky Tg24, che nei giorni scorsi aveva affermato che il Bunga Bunga (come vengono chiamati i presunti dopocena a luci rosse nelle residenze del premier, ndr) è un codice tra lei e il presidente del Consiglio.
«Non sono io la fidanzata del premier»
L'attrice comunque nega di essere lei la fidanzata di cui Berlusconi ha parlato nel videomessaggio diffuso nei giorni scorsi, per discolparsi dalle accuse di aver pagato prostitute. «Dipende cosa intende per compagna, io sono vicina al presidente...», ha detto Sabina Began. «Io lo amo e sono fortunata a essere qui per difenderlo», ha aggiunto l'attrice.
Il tatuaggio
«29...che illumina la mia anima e mio cuore per sempre. S. B.». Sabina Began è nota anche per essersi fatta tatuare questa frase sul suo piede in cui S. B. sta ovviamente per Silvio Berlusconi. «Il 29 è il giorno in cui l'ho incontrato (29 agosto 2006) - ha detto l'attrice di origini tedesche in una recente intervista a Vanity Fair - ed è anche la sua data di nascita (29 settembre 1936). C'è chi si tatua il volto di Che Guevara. Per me è la stessa cosa».
Il nome della Began nelle inchieste su Tarantini
Il nome della Began (ma il vero cognome è Beganovic, ndr) era emerso ai tempi dello scandalo sui festini a Palazzo Grazioli a cui partecipò Patrizia D'Addario. L'attrice è soprannominata "ape regina" perché, dichiara lei stessa, «dicevano fossi la preferita del presidente». Il nome è legato anche al fatto di essere stata tra gli organizzatori delle cene nelle residenze del premier. In particolare è nota per aver presentato a Berlusconi Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore barese accusato di aver portato diverse escort a Palazzo Grazioli tra cui la stessa Patrizia D'Addario. A legarli la conoscenza con Elvira Savino, deputata pugliese del Pdl, ex compagna di casa della Began.
L'incontro a una cena con Abramovic
L'attrice stessa lo ha confermato in un'intervista a Vanity Fair del 2009. «Mi ha supplicata spesso (Tarantini) - dice Began - voleva conoscere Berlusconi, diceva che era il suo mito. Mi sembrava un tipo simpatico. Così, in occasione di una cena con Abramovich, vedendo che c'era già una lista di settanta persone, sono riuscita a far invitare dalla segreteria del presidente anche Tarantini e sua moglie. Tarantini - prosegue - voleva farsi bello con il presidente e con il suo entourage e ha cominciato a farsi accompagnare, invece che dalla moglie, che peraltro era incinta, da altre amiche, che Berlusconi salutava e accoglieva in quanto tali».