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Santoro e 'il fidanzato d'Italia', l'ira del premier e le accuse del Giornale. Il Garante richiama alla privacy

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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2011 alle ore 16:52.

Daniela Santanché che abbandona, irritata, il programma, Il Giornale che accusa la trasmissione di aver fatto trapelare il numero di cellulare del presidente del Consiglio. L'ultima puntata di Annozero, interamente dedicata al sexgate (titolo: il fidanzato d'Italia), solleva una nuova ondata di polemiche. Più densa del solito. Silvio Berlusconi, secondo quanto trapela, parlando in Consiglio dei ministri se l'è presa con Michele Santoro e ha attaccato la sua trasmissione che considera costruita, con soldi pubblici, interamente contro il governo. E ora il premier non escluderebbe di reagire agli attacchi con azioni molto dure.

Ancora una volta, semplificando, si potrebbe dire che i toni accesi paghino, almeno a giudicare dagli ascolti. La puntata di Annozero ha stravinto il prime time, vista da 6 milioni 557 mila spettatori con uno share del 24.63%. È il suo record stagionale. Raiuno si è fermata a 5 milioni 153 mila (share del 18.70%) con la fiction Rossella, e Canale 5 con Al di là del lago ha totalizzato 3 milioni 109 mila spettatori con uno share del 12.10 per cento.

Durante la trasmissione l'inviato Sandro Ruotolo ha intervistato Nadia Macrì e ha mostrato l'agenda telefonica della ragazza, coprendo con un dito le ultime tre cifre dell'utenza telefonica del premier. Il sito online de Il Giornale fa notare che si tratta proprio delle tre cifre che non erano state coperte da omissis nelle 389 pagine di verbale consegnate alla Giunta per le autorizzazione della Camera dalla Procura di Milano e pubblicate da molti giornali su carta e su web. «Da ieri sera - dice Il Giornale - il cellulare di Silvio Berlusconi circola liberamente su internet».

Michele Santoro reagisce. «Non abbiamo mai mostrato il numero di cellulare di Berlusconi come di nessun altro». Poi ironizza «c'è poco da commentare, ci sono tante compagnie telefoniche, se il premier è preoccupato cambi numero».

Ma il Garante per la privacy ha lanciato un nuovo richiamo (dopo quello di ieri) ai numerosi siti di informazione on line e a tutti i media «a oscurare con urgenza i numeri delle utenze telefoniche riferibili a persone coinvolte nell'inchiesta sul cosiddetto caso Ruby e tratte dagli atti della procura di Milano».

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Tags Correlati: Andrea Vianello | Annozero | Canale 5 | Concita De Gregorio | Daniela Santanché | Governo | Idv | Jole Santelli | Milano | PDL | Rai Tre | Rai Uno | Sandro Ruotolo | Silvio Berlusconi | TG1 | Vincenzo Vita

 

Intanto la madre di Nadia Macrì commenta le dichiarazioni della figlia a Sandro Ruotolo. E le definisce «stupidaggini, solo stupidaggini». La ragazza ha sostenuto di esser stata ad una festa ad Arcore il 24 aprile scorso in cui c'era anche Ruby e che entrambe avrebbero ricevuto direttamente dal premier Berlusconi una busta con 5mila euro. «Sta buttando via la sua vita per il miraggio della notorietà», dice la mamma.

Quanto accaduto negli studi di Annozero si è in parte ripetuto ad Agorà. Daniela Santanchè ha abbandonato anche il programma di Raitre in cui si discuteva del caso Ruby. Il sottosegretario ha accusato di aver organizzato una puntata in cui tutti erano contro di lei, ha apostrofato il conduttore Andrea Vianello come «ridicolo», e ha rimprovato al servizio pubblico di essere fazioso. La Santanché aveva già annunciato che inizierà la raccolta delle firme per lo sciopero del canone Rai.

La questione legata alla trasmissione di Santoro diventa in poche ore un nuovo caso politico. Jole Santelli, vicepresidente dei deputati Pdl chiede l'intervento del presidente Rai, Paolo Garimberti. Difende Santoro Luigi De Magistris (Idv). «A generare il disgusto dei cittadini italiani non è certo l'informazione di Annozero, bensì il comportamento indegno e rischioso del presidente del Consiglio», dice De Magistris. Che invita il premier a «recarsi dai magistrati di Milano per essere interrogato, come dovrebbe fare ogni cittadino e soprattutto come dovrebbe fare un presidente del Consiglio».

Il Pd punta il dito contro il Tg1 di Augusto Minzolini accusato di essere passato «dalla sua 'normale' faziosità alla più diretta partecipazione alla lunga campagna elettorale che si preannuncia». Il riferimento è all'attacco a Michele Santoro e a Concita De Gregorio. «È, evidentemente, - sottolinea Vincenzo Vita (senatore Pd e componente della Commissione di Vigilanza) l'avvio della dottrina Masi, vale a dire la risposta attraverso Minzolini ai programmi non omologati al regime».

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