Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2011 alle ore 16:42.
Scontri a Tirana tra le forze di polizia e i manifestanti in protesta contro il governo del premier di centro-destra, Sali Berisha di cui chiedono le dimissioni. Gli agenti - schierati in forza nei pressi della centrale sede del governo, presso cui si era dato appuntamento il raduno, alle 14 - hanno risposto sparando gas lacrimogeni al lancio di oggetti e pietre da parte dei manifestanti. Il bilancio provvisorio è di tre vittime, tutti civili, ha detto all'emittente News 24 il direttore dell'ospedale militare di Tirana Sali Koceku, precisando che almeno due sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata. Secondo fonti sanitarie almeno 20 sono i manifestanti e 17 i poliziotti feriti.
Al grido di «Berisha vattene» e «Abbasso il governo» ha sfilato il corteo convocato dal leader dell'opposizione socialista e sindaco di Tirana, Edi Rama. Invani dunque, tanto il suo appello a non usara la violenza, quanto quello lanciato dall'Ambasciata americana. L'opposizione socialista non ha mai accettato la vittoria di Berisha alle legislative di giugno 2009 e da allora boicotta di fatto i lavori parlamentari. I toni della crisi politica albanese si sono andati inasprendo nelle ultime settimane, dopo un affaire di corruzione che ha portato alle dimissioni del vicepremier e ministro dell'Economia, Ilir Meta.