Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2011 alle ore 16:01.
Si è difeso su tutti i fronti. Le cene ad Arcore? «Non sono mai state trasgressive. Si cenava, si parlava di politica... ne posso essere testimone». Le ragazze che avrebbe fatto conoscere al premier? «Nessuna delle ragazze invitate ad Arcore è stata invitata da me - ha detto Emilio Fede, direttore del TG4 che è intervenuto a «In 1/2 ora», la trasmissione di Lucia Annunziata -. Mai una ragazza, a partire da Ruby». E l'inchiesta «è una campagna mediatica vergognosa, così aggressiva, drammatica, così lontana dalla verità».
Quanto poi all'accusa di aver caldeggiato un prestito di Silvio Berlusconi a Lele Mora trattenendo un terzo della somma all'insaputa del premier, Fede ha risposto: «Sono amico del presidente. Se avessi avuto bisogno di 400mila euro o anche di più, li avrei chiesti a Berlusconi e lui me li avrebbe dati». In una telefonata a Lele Mora intercettata dalla procura di Milano il giornalista ha definito il premier «pimpante»: «Era un pomeriggio nella villa di Lesa - ha raccontato Fede alla Annunziata - Ho detto "pimpante" perché era nel suo momento di serenità, di massima serenità».
Subito dopo Emilio Fede, Lucia Annunziata ha intervistato Patrizia D'Addario, la escort pugliese finita nell'inchiesta della magistratura di Bari. «Mi è stata fatta una proposta di scendere in politica - ha affermato la donna - ma non posso dire nulla perché devo ancora incontrare delle persone a giorni a Roma». La donna ha poi raccontato che a Palazzo Grazioli, dimora romana del premier, c'erano buste paga da «10mila euro» a disposizione delle ragazze. La D'Addario ha tuttavia ribadito di non aver preso soldi dal presidente del consiglio.
Alfano: Berlusconi non è mai sottratto ai giudici, il governo va avanti e vinceremo pure nel 2013