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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 18:40.
L'Expo non avrà oneri per lo Stato, tutte le infrastrutture sono state avviate e saranno completate nei tempi previsti. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi al termine della riunione del Comitato organizzatore di Expo 2015 che si è tenuta nel pomeriggio Palazzo Chigi. «La spesa prevista è di 11,8 miliardi di euro, ma è previsto un analogo gettito fiscale per lo Stato e gli enti localie», ha detto Berlusconi, sottolineando che l'Expo è «un avvenimento importante al quale si sta lavorando con impegno da ormai due anni e questa mattina è stato presentato a ben 104 ambasciatori di Paesi stranieri». Ed è già arrivata la prima adesione. La Svizzera, infatti, ha già consegnato al ministro Franco Frattini la richiesta di partecipazione.
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Le infrastrutture dell'Expo
Il Premier ha ricordato che sono in stato di avanzamento i lavori per le numerose infrastrutture, per un impegno di circa 11 miliardi di euro: «Il ministro Matteoli - ha detto Berlusconi - ci ha rassicurati sul fatto che tutti i lavori sono stati avviati». E il ministro delle Infrastrutture conferma: «i lavorisaranno terminati entro il 2015 come previsto», anche se «non è stato facile mantenere l'impegno viste le scarse risorse», ma è stato possibile «grazie all'intervento dei privati». Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia che ospiterà l'evento in programma dal primo maggio al 31 ottobre 2015. ha dichiarato : «Il completamento delle opere sta procedendo in orario rispetto al cronopropgramma che abbiamo fissato. Entro il 31 dicembre 2014 tutte le opere saranno completate. Stiamo parlando di grandi opere di viabilità e connessione ferroviaria e una serie quasi infinita di piccoli interventi».
La white list delle imprese
Berlusconi ha rassicurato sui rischi di infiltrazioni mafiose su cui sta lavorando il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ricordando che « la prefettura di Milano sta stilando una white list a cui ci si potrà rivolgere e dove saranno indicate le imprese che hanno dichiarato la loro estraneità a rapporti con mafiosi».