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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 10:01.
La bufera sul caso Ruby passerà, i numeri per le riforme ci sono anche se bisogna allargare la maggioranza: sarebbero questi i punti principali discussi nel vertice del Pdl che si è tenuto ieri sera a Palazzo Grazioli. Iniziato vero le 22 e terminato dopo l'1, al vertice hanno partecipato i ministri Angelino Alfano, Maurizio Sacconi e Ignazio La Russa, i capigruppo di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il vicepresidente dei senatori Gaetano Quagliariello, il coordinatore Denis Verdini, il sottosegretario Gianni Letta, il deputato e avvocato del premier Niccolò Ghedini.
Dalla serata sarebbe emerso che il premier Berlusconi è convinto che la bufera sul caso Ruby passerà, anche grazie all'enormità degli abusi compiuti ai pm milanesi, anche se è consapevole della necessità di dover allargare il gruppo dei cosidetti responsabili non solo attraverso l'ingresso nel governo ma anche convincedno i delusi del centrosinistra.
Per il presidente del Consiglio, riferisce chi era presente all'incontro con i vertici del Pdl, è questo l'unico modo per evitare il voto anticipato.
Il rapporto con Bossi è solido, ma biosgna allargare la maggioranza
A Palazzo Grazioli si è anche affrontato il nodo dei numeri per fare le riforme, anche se risicati, ci sono come dimostra il voto sullo stato della giustizia di qualche giorno fa. Per questo si deve puntare sul cambiamento del paese a cominciare dal federalismo, dalla riforma della giustizia e dal fisco. Berlusconi ha infine sottolineato che il rapporto con Bossi è solido e terrà. Comunque, l'allargamento della maggioranza resta obiettivo prioritario nell'agenda del Pdl e Silvio Berlusconi, a quanto riferito da chi vi ha preso parte, lo ha ribadito anche nel corso del vertice. Il premier, riferiscono le stesse fonti, avrebbe confermato la necessità di puntare sul gruppo dei "responsabili" per scongiurare l'eventualità di elezioni anticipate e poter dunque portare a compimento la legislatura.
Gasparri: la sfiducia a Bondi verrà respinta
Abbiamo fatto il calcolo in vista di domani e siamo certi che « la sfiducia nei confronti di Sandro Bondi sarà respinta», ha affermato Maurizio Gasparri parlando al termine del vertice a Palazzo Grazioli, ribadendo la piena fiducia, il «sostegno convinto», al Cavaliere da parte dei vertici del partito.