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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 21:56.
Il primo ministro del governo tunisino ad interim, Mohammed Ghannouchi, è stato confermato alla guida dell'esecutivo di cui ha annunciato la nuova composizione alla televisione nazionale. «I principali ministri dell'ex squadra» del deposto presidente Ben Ali «sono stati sostituiti«, ha dichiarato Ghannouchi alla televisione. Si tratta dei responsabili dell'Interno, della Difesa, delle Finanze e degli Esteri.
«Le consultazioni con tutti i partiti politici e i componenti della società civile che hanno accettato di parteciparvi, ci hanno permesso di formare un governo provvisorio come segue», ha dichiarato Ghannouchi prima di annunciare la lista del suo nuovo esecutivo in diretta alla televisione. «La sua missione sarà di organizzare delle elezioni nelle quali il popolo possa scegliere in piena libertà», ha aggiunto, chiedendo ai tunisini di «ritornare al lavoro».
Il «governo si impegna affinché le elezioni siano organizzate sotto il controllo di una commissione indipendente in presenza di osservatori internazionali per garantirne la trasparenza», ha aggiunto ancora. Fra i nuovi ministri, Ahmed Abderraouf Ounais, un diplomatico di 75 anni, è stato nominato alla guida del ministero degli Esteri.
L'incognita risiede ormai nella reazione delle migliaia di persone che ogni giorno hanno manifestato per chiedere le dimissioni di tutti gli ex uomini del presidente Ben Ali (ora cercato anche dall'Interpol), compreso Ghannouchi che è stato suo capo del governo negli ultimi 11 anni del suo regno autoritario e corrotto. E poco dopo l'annuncio in tv centinaia di manifestanti si sono riversati in strada a Tunisi. Pur esultando per l'annuncio di un nuovo esecutivo senza esponenti di spicco legati al passato regime, continuano a reclamare le dimissioni anche del primo ministro.