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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 06:36.
ROMA
Un paese che cresce troppo poco. «Su questo occorre concentrare gli sforzi, essere tutti uniti per uscire dalla crisi». Emma Marcegaglia torna sul problema principale che affligge l'economia italiana e che arriva da lontano: «Sono 15 anni che il nostro prodotto interno lordo è inferiore alla media europea, una situazione che sta continuando anche ora».
Bisogna cambiare passo. Ed è di questo che ieri mattina si è discusso nella riunione della giunta di Confindustria, la prima del 2011, oltre che di riforma della contrattazione. Di crescita ed Europa la Marcegaglia ha parlato ieri sera anche al Forum di Davos, nel dibattito con altri manager ed economisti internazionali, soffermandosi sulla necessità di andare avanti su un mercato unico europeo come opportunità di sviluppo: occorre un mercato europeo dell'energia, abolire le barriere tecniche e normative, attuare in pieno la direttiva sui servizi, abolire le barriere fiscali e rafforzare le regole sulla doppia tassazione, evitare protezionismi.
L'economia italiana ne trarrebbe un forte impulso. Proprio ieri è stato pubblicato l'ultimo report del Centro studi, Congiuntura flash. A riprova delle preoccupazioni della Marcegaglia, l'economia mondiale è «tornata vigorosa», il 2011 si presenta come «l'anno della stabilizzazione e della riduzione dell'incertezza». Ma «l'Italia non tiene il passo», afferma il Centro studi, e «fatica ad andare oltre l'1% di Pil». La produzione industriale è sostanzialmente invariata, (-0,3% nel quarto trimestre 2010, +1,1 in novembre), ma complessivamente è del 17,8% sotto i livelli pre-crisi. E nei primi tre mesi del 2011 restano negative le aspettative delle imprese sulle assunzioni, anche se ad ottobre-novembre gli occupati sono saliti dello 0,3 e la Cig è calata a fine anno.
Troppo poco per creare maggiore ricchezza e nuovi posti di lavoro. «L'Italia ha bisogno di essere governata e di fare delle scelte. Non c'è bisogno di conflittualità politica, che non fa bene a nessuno. Tutto il paese ha bisogno di ritrovarsi e di agire, per uscire dalla crisi», ha detto la Marcegaglia, parlando a margine della presentazione di Unindustria, la nuova realtà associativa che riunisce le territoriali di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo: «Un esempio di innovazione che parte dal territorio».