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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 19:25.
«La Procura di Roma, dallo scorso 8 dicembre, è diventata proprietaria degli impianti che servono a fare le intercettazioni che sono, dunque, diventate a costo zero». Lo ha detto il presidente dell'Anm, Luca Palamara, nel corso di conferenza stampa nella sede del Parlamentino delle toghe presso la Cassazione. L'unico costo, ha spiegato Palamara, «è quello di 2,05 centesimi al giorno a favore del gestore telefonico del bersaglio intercettato». Secondo Palamara «prassi virtuose, come quella della Procura di Roma, si possono estendere a tutte le sedi giudiziarie.
Solidarietà a Bocassini in tutte le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario
Palamara ha detto che in tutte le cerimonie per l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario che si terranno dopodomani nelle Corti d'Appello, i presidenti delle sezioni locali dell'Anm «rinnoveranno con forza la loro posizione di solidarietà ai magistrati colpiti in questi giorni e in particolare oggi con l'iniziativa del Giornale contro la Boccassini, da campagne denigratorie».
MInacce via e-mail
Gli inquirenti stanno indagando sulla e-mail di minacce giunta sulla posta elettronica dell'Anm presso la Corte di Cassazione. Nella e-mail, indirizzata al presidente Luca Palamara si dice: «Sta per arrivare la vostra ora». Le frasi di minaccia, a quanto si è appreso, si riferiscono alla posizione di Palamara e dell'Anm, che ha detto che non subirà intimidazioni per quanto riguarda la difesa della magistratura tutta e in particolare dei magistrati della Procura di Milano e di Ilda Boccassini.
Sistema informatico della giustizia sempre a rischio blocco
Palamara ha sottolineato che Il servizio informatico della giustizia è sempre a rischio blocco e la sua efficienza è diminuita senza generare reali risparmi. «Il governo dei fatti, la politica degli annunci, le continue conferenze stampa dei ministri Alfano e Brunetta che pubblicizzano la piena informatizzazione degli uffici giudiziari - ha detto Luca Palamara, presidente dell'Anm, illustrando il documento elaborato dalla Giunta dell'Associazione - si scontrano con la dura realtà, svelando la triste verità: uffici senza personale, senza computer e con i nuovi programmi informatici in uso in pochi circondari». Nel documento si legge che «parrebbe» che il capitolo delle spese per l'assistenza informatica degli uffici giudiziari «non sia stato finanziato«. Le toghe scrivono che i «dati indicati dalla relazione del guardasigilli sono imprecisi e dal sito del ministero sono scomparsi i Piani triennali di spesa per l'informatizzazione degli uffici giudiziari, l'unico modo per capire quante sono e come vengono davvero distribuite le risorse».