Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 08:46.
Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile ed il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione per reati ambientali eseguita in varie zone d'Italia dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli. Ai due è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nella stessa operazione sono state arrestate altre 12 persone. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.
Indagato anche l' ex presidente della Regione Antonio Bassolino
Tra le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sui reati ambientali, legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania ed in particolare del percolato, ci sono anche l' ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l'ex assessore regionale Luigi Nocera e l'ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi. Sono complessivamente 38 le persone indagate dalla procura della Repubblica di Napoli.
Sversamento «imponente» di rifiuti in mare
Da quanto emerso dalle indagini sarebbe stato sversato in mare, soprattutto nella zona di Cuma (nei pressi di Pozzuoli) e nell'area circostante, percolato altamente inquinante. I rifiuti liquidi, infatti, erano conferiti in numerosi depuratori regionali in assenza di tutte le necessarie autorizzazioni oppure in impianti inadeguati ad assicurare la depurazione. Si è venuta così a creare un'attività di depurazione «meramente apparente» e un'attività di sversamento «continuativa e imponente» lungo il litorale campano di reflui inquinanti e non depurati in grado di determinare il disastro ambientale delle coste. Una situazione che, soprattutto nell'estate 2008, portò ad una vera e propria emergenza in tutta la zona.
Il procuratore: «A rischio la salute dei cittadini»
Quanto emerso dal nuovo filone dell'inchiesta su presunte irregolarità dello smaltimento dei rifiuti in Campania «non può non allarmare» perchè ha messo «a rischio la salute delle persone» ha detto il procuratore aggiunto di Napoli Aldo De Chiara nel corso della conferenza stampa dell'operazione che questa mattina ha portato all'arresto di 14 persone.