House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Casini rilancia le larghe intese «Sulle rendite tasse più alte»

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2011 alle ore 09:14.

Berlusconi ha fallito, non ha più voglia di governare, vuole sfuggire alle sue responsabilità ma «guai ad affidare ai giudici il compito di liquidare questa fase politica»: Pier Ferdinando Casini battezza il terzo polo. Il leader dell'Udc da Todi, dove si è aperta l'assemblea dei 100 parlamentari che compongono la federazione dei moderati, rompe gli indugi e delinea la strategia. Difende a spada tratta Gianfranco Fini, che ha dovuto rinviare a oggi il suo arrivo per l'influenza. Parla senza timore di «grande coalizione», della necessità di scelte «impopolari» come l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, della necessità di mettere fine alle «non scelte», ai «tagli lineari» che hanno caratterizzato i governi guidati dal Cavaliere: «Chiediamo l'alternativa a Berlusconi perché lui non ha più voglia di governare, non ci crede più, è indaffarato in altre cose ed essendo in difficoltà e oggettivamente indifendibile può solo metterla sul piano del braccio di ferro con i giudici».

Anche l'attacco a Fini – sostiene Casini – è strumentale. «Una trappola, una fuga dalla realtà studiata a tavolino», insiste, per evitare di «dover rispondere delle sue feste ad Arcore». Tutti gli alleati terzopolisti si schierano a difesa del presidente della Camera: «Improponibile paragonare il casino di Arcore con la casa di Montecarlo» (copyright di Francesco Adornato). Qualcuno come il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione ironizza: «Ho paura a tornare in Germania, hanno perfino coniato un nuovo verbo: bungen bungen!»
La verità è che Berlusconi – dice Casini – non governa, è diventato il premier dei «viedeomessaggi», degli «spot pubblicitari come all'aquila», dove costruirono in fretta «un quartierino» o a Napoli che, tornata sommersa dai rifiuti, «ha ripulito costringendo alla vigilia di Natale i militare a spazzare le strade». Casini è tranchant: l'illusione berlusconiana è finita. Sostiene che molti nel Pdl ne sono altrettanto convinti ma non osano esporsi. «C'è tanta gente perbene in quel partito che vorrebbe cambiare le cose». E poiché il premier non farà mai quel «passo indietro perchè non ha a cuore il paese», non resta che il voto per costruire l'alternativa, che Casini ritiene possa tradursi in una grande coalizione sul modello tedesco. Perchè anche «nel Pd ci sono persone riformiste e serie, come l'amico Ranieri che se avesse vinto le primarie avrebbe potuto avere forse anche il nostro appoggio...».

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Adolfo Urso | Camera dei deputati | Cavaliere | Elezioni | Gianfranco Fini | Giorgio La Malfa | Italia | Italo Bocchino | Movimento per l'Autonomia | Paolo Guzzanti | Pd | PDL | Pier Ferdinando Casini | Rocco Buttiglione | Udc

 

Il terzo polo è pronto alla sfida. Dai sondaggi, aveva detto poco prima Adolfo Urso, coordinatore di Fli, emerge che i due partiti maggiori Pdl e Pd ormai rappresentano meno della metà degli italiani, perchè non solo le loro percentuale si sono drasticamente ridotte e sono ormai sotto la soglia del 50% ma perchè tra gli aventi diritto il 40% non si pronuncia: «Quindi oltre due terzi degli elettori non si riconoscono più in questi due partiti». Il logo per affrontare la campagna elettorale è già pronto e campeggia sul palco: «Nuovo polo per l'Italia». Chi avrà il compito di guidarlo però non è stato ancora deciso. «Non è un problema» è il refrain poco convincente che viene ripetuto dagli oratori. «La nostra forza è la pluralità di leadership», conferma Italo Bocchino. Anzi, il capogruppo di Fli alla Camera sostiene che non ci sarebbe alcun problema se il candidato premier fosse il leader dell'Udc. L'idea però che emerge è quella di rivolgersi alla società civile «perchè l'alternativa che vogliamo costruire può realizzarsi solo se usciamo fuori dai palazzi», ha confermato Casini prendendosi gli applausi di una composita platea dove siedono, oltre ai principali esponenti di Fli, Udc e Api, anche il leader dell'Mpa Raffaele Lombardo, il liberale Paolo Guzzanti, il repubblicano Giorgio La Malfa.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da