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Grange suona la carica dello sci francese che sogna coppe e Mondiali

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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 08:21.

La sua firma è sulle nevi di due templi dello slalom. JB (Jean-Baptiste) Grange, l’artista dei pali stretti che in tre giorni ha dominato a Kitzbuehel e nell’arena notturna di Schladming. E dietro di lui c’è tutta la squadra francese tornata stabilmente nelle prime posizioni delle discipline tecniche (gigante e slalom). Grange, 26 anni, ha iniziato la stagione col botto: sul gradino più alto del podio a Levi, lo scorso novembre, dopo aver saltato un anno per il crac al ginocchio destro a dicembre 2009. Poi un’altra breve parentesi buia, tra malanni, un leggero infortunio alla spalla sinistra, errori e risultati deludenti; a metà gennaio la resurrezione a Wengen, il terzo posto suggellato dai due successi consecutivi che l’hanno rimesso in corsa per la coppa di slalom. Deve recuperare 96 punti a Kostelic quando mancano tre gare, Bansko, Kranjska Gora e Lenzerheide, tutte dopo i Mondiali di Garmisch.

Il favorito per l’oro di Garmisch
Ora è JB il favorito per la prova iridata del prossimo venti febbraio, l’atleta più in forma, che pennella le curve con fluidità e potenza insieme, facendo sembrare prevedibile quella che in realtà è la roulette dello slalom. La caduta è sempre dietro l’angolo, e Grange lo sa benissimo. Perciò si nasconde, pensa alla super combinata di domenica a Chamonix (sabato c’è una discesa libera) e al gigante a Hinterstoder del sei febbraio. Lo slalom è il suo terreno di caccia. A Kitzbuehel e Schladming ha vinto risalendo dal quarto posto della prima manche. Non era mai successo. Era sempre stato al comando, dall’inizio alla fine, nelle sette gare precedenti in cui aveva trionfato. Abituato a gestire la tensione e controllare gli avversari, ha dovuto cambiare atteggiamento. Ha inserito il turbo nella seconda manche e ha fatto depositare la pressione su chi lo precedeva. A Schladming erano gli svedesi Andre Myhrer e Mattias Hargin, entrambi scivolati dietro il transalpino. Myhrer ha sprecato addirittura un vantaggio di quasi un secondo e si è arreso al traguardo per soli quattro centesimi.

Tutti i podi transalpini
Così è la terza vittoria stagionale per JB, la prima della carriera a Schladming mentre a Kitzbuehel era già salito sul podio nel 2008 e 2009, l’anno in cui ha conquistato la coppa di slalom che potrebbe essere di nuovo sua, Kostelic permettendo. Ma Grange non è l’unico francese a sognare una coppa e una medaglia ai Mondiali. In campo maschile, i transalpini hanno già segnato dodici podi, uno in più degli svizzeri, secondi soltanto agli austriaci (16). In gigante Cyprien Richard potrebbe insidiare Ted Ligety; secondo in Val Badia, primo nell’Università dello sci di Adelboden a pari merito con Mazinga Svindal, Richard è terzo staccato di 63 punti da Ligety, con tre gare da disputare.

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Tags Correlati: Adelboden | Adrien Theaux | Andre Myhrer | Carole Merle | Francia (squadra) | Garmisch | Germania (squadra) | Grange | Nastasia Noens | Richard Cyprien | Schladming | Sport | Svizzera (squadra) | Ted Ligety | Thomas Fanara | Val Badia

 

Ci sono i due terzi posti di Thomas Fanara (sempre Val Badia e Adelboden), più i podi di Steve Missillier nello slalom di Val d’Isère e Adrien Theaux nella velocità, a Beaver Creek e Kitzbuehel. Le donne possono vantare i successi di Tessa Worley in testa alla classifica del gigante con quasi cento lunghezze sulla tedesca Viktoria Rebensburg, e giovani promesse come Nastasia Noens che ha centrato il suo primo podio nello slalom di Flachau. Quindi la Francia è in lizza per tre delle quattro coppe delle discipline tecniche; guardando ai punti accumulati dai piazzamenti di tutti gli atleti nelle gare finora disputate, la squadra transalpina è la terza più forte (2.752) dietro Austria e Svizzera.

I trofei più ambiti
Forse la sfera di cristallo più desiderata è proprio quella del gigante femminile. Manca dalla doppietta di Carole Merle nel ’92 e ’93; sarebbe un bel colpo, soprattutto in un circo rosa monopolizzato dal duello Riesch-Vonn che così poco spazio lascia alle altre atlete. Le prossime gare saranno una fotocopia di quelle maschili (libera e super combinata) a Sestriere, per poi trasferirsi a Zwiesel, in Germania, con due prove tecniche. Anche il trofeo del gigante maschile è assente in Francia da parecchi anni, dal successo di Frédéric Covili nel 2002; però sarà dura scalzare Ligety. Grange dovrà confermare la sua sigla vincente in slalom ma potrebbe non bastare, perché 96 punti da recuperare a un Kostelic in pienissima forma sono uno sforzo notevole. Scommettiamo che almeno una coppa, i francesi la vinceranno? Sempre meglio degli azzurri, fuori dei giochi in tutte le classifiche, perché, si spera, sono già concentrati sui Mondiali.

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