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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2011 alle ore 08:11.
L'astrologia non è certo una scienza esatta e, in finanza, è guardata con inevitabile diffidenza. Tuttavia, dopo che alcune previsioni astrali hanno inaspettatamente annunciato con largo anticipo l'arrivo della crisi del 2008 – dimostrandosi paradossalmente più affidabili di molti economisti – la materia ha cominciato a suscitare crescenti curiosità.
Così, anche nel 2011 Wall Street cerca di scrutare negli astri il proprio destino. L'aspetto singolare è che anche gli esperti di astrologia, in questo momento, sembrano particolarmente cauti, perplessi sugli scenari futuri. Insomma, anche a sentire loro, «il futuro non è più quello di una volta» e quest'anno sarà più difficile avere responsi precisi, soprattutto dalla Luna.
Il "magico" Nodo lunare, il punto di intersezione tra orbita lunare ed eclittica celeste, che aveva previsto l'euforia del 2000 e la crisi economica del 2008-2009 (si veda Il Sole 24 Ore del 9 novembre 2008 e del 24 luglio 2009) transita quest'anno in Capricorno e poi in Sagittario a partire dal 4 marzo. Una posizione intermedia «che fa intravedere – spiega l'astrologa Grazia Mirti – un lento cammino di recupero rispetto al passato recente». Insomma, il peggio per l'economia Usa e per le Borse è alle spalle ma la strada della ripresa è in salita e alcune insidie potrebbero essere dietro l'angolo, a detta di Mirti, soprattutto fino ad aprile-maggio.
Secondo la teoria enunciata da Mary McWhirter fin dal 1938 l'economia degli Stati Uniti seguirebbe costantemente le dinamiche del Nodo lunare: quando quest'ultimo passa in Acquario (ipotesi che non è mai stata finora smentita!) la prima economia mondiale va in tilt (è successo tra il dicembre 2007 e l'agosto 2009). Il picco di positività si ottiene quando il nodo transita in Leone. L'ultima volta è accaduto tra l'ottobre 1998 e l'aprile 2000 mentre il prossimo appuntamento è fissato a partire dal 10 maggio 2017. In attesa di rivedere l'euforia sulle Borse tra poco più di sei anni, occorre capire meglio cosa succederà nel presente.
Secondo Mirti, fino a maggio la situazione per i mercati azionari resterà molto volatile con picchi di incertezza a cavallo dell'equinozio di primavera. Poi a giugno Giove si sposta nel Toro, segno dell'economia e della finanza, e per gli investitori il clima dovrebbe migliorare: un maggiore assestamento si avrà poi con Marte in Vergine a partire da novembre. Tutto sommato uno scenario moderatamente positivo per l'azionario e sulla stessa lunghezza d'onda dovrebbero muoversi le commodity. Il petrolio, stimolato da Marte in Sagittario, dovrebbe avere i suoi momenti migliori in aprile e in ottobre. Previsioni positive anche per l'oro «in brillante crescita a fine primavera e negli ultimi mesi dell'anno, a partire da ottobre». Sul fronte valutario, infine, il dollaro continuerà a vivere fasi complicate che si acuiranno fino a marzo e dopo la fine dell'estate intorno a ottobre.