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Arriva il ciclone Yasi, evacuazioni dal Queensland

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2011 alle ore 09:23.

Dopo l'alluvione, il ciclone. Il Queensland, già devastato da terribili inondazioni che hanno causato la morte di 35 persone e danni per 5,6 miliardi di dollari australiani (4 miliardi di euro), deve affrontare un'altra terribile prova: il ciclone Yasi è in arrivo sulle coste settentrionali dello Stato australiano, in un'area stimata che va da Cooktown a Townsville, abitata da oltre 250mila persone. Il più probabile target del ciclone sarà un'area a sud di Cairns. Nella città balneare i supermercati sono stati presi d'assalto e lunghe code si sono formate alle pompe di benzina.

"Molte persone hanno aspettato troppo a lungo – commenta il sindaco di Cairns Val Schier – Hanno sottovalutato il pericolo e ora corrono il rischio di rimanere bloccati nella zona".

Le autorità hanno invitato le persone che vivono a ridosso del mare e che vogliono rimanere nell'area di cercare rifugio in luoghi più elevati, per evitare probabili inondazioni causate dal ciclone. Il consiglio è comunque di abbandonare Cairns e dirigersi il più possibile verso sud.

La situazione diventa più grave di ora in ora: classificato come un fenomeno di forza 4, gli esperti del servizio meteorologico parlano ora di una categoria 5 per Yasi. Ciò significa venti fino a 300 chilometri orari, rendendolo il più pericoloso tornado che si sia abbattuto sull'Australia da decenni. Finora il primato del ciclone più terribile è spettato a "Larry" che, con venti da 250 chilometri orari, ha devastato proprio il nord del Queensland nel 2006, causando danni per 1,5 miliardi di dollari australiani.

Il premier del Queensland, Anna Bligh, ha confermato che alcune municipalità dell'area che dovrebbe essere colpita da Yasi hanno dato il via libera a evacuazioni forzate. L'area metropolitana di Cairns dovrebbe essere particolarmente colpita e sono pronte le operazioni per sgombrare almeno 9mila persone. Intanto, oltre 250 pazienti dell'ospedale cittadino sono stati trasferiti a quello di Brisbane e 216 persone, tra personale e bambini di asili nido della zona, sono state tratte in salvo.

Il gigante minerario Rio Tinto, le cui operazioni erano già state colpite dalle recenti inondazioni nel sud dello Stato, ha annunciato di aver chiuso la miniera di Hail Creek, nel Queensland centrale. Tutti i lavoratori hanno lasciato il giacimento, a parte un piccolo gruppo di volontari che monitorerà i servizi essenziali.

Tags Correlati: Anna Bligh | Australia | Città e comuni | Rio Tinto

 

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