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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2011 alle ore 09:21.
E' entrata in vigore da ieri in Svizzera la cosiddetta Lex Duvalier, un provvedimento urgente elaborato di proposito dal Consiglio federale e dal parlamento elvetico che prevede la restituzione allo Stato originario di averi depositati nelle banche elvetiche conseguiti illecitamente da dittatori o politici corrotti.
La nuova legge - spiega il sito di Swissinfo - permette di bloccare, confiscare e restituire gli averi illeciti di persone politicamente esposte (PPE) nel caso in cui una domanda d'assistenza giudiziaria internazionale non possa avere esito a causa della situazione di dissesto del sistema giudiziario dello Stato richiedente.
La norma permetterà di evitare quanto già accaduto con gli averi dell'ex dittatore Mobutu (presidente dello Zaire, oggi Repubblica democratica del Congo) rintracciati in Svizzera e consegnati agli eredi nel 2009: si trattava di 7,7 milioni di franchi svizzeri, circa 6 milioni di euro.
La stessa cosa rischiava di succedere per i beni dell'ex dittatore di Haiti, 'Baby Doc', sui cui conti nella Confederazione erano depositati circa 7 milioni di franchi.
All'inizio del 2010 il Tribunale federale (TF) aveva stabilito che mancava la base legale per una restituzione dei fondi allo stato di Haiti. Il Consiglio federale aveva quindi disposto nuovamente il blocco del denaro, in attesa di presentare una legge in tal senso in parlamento.
La legge sulla restituzione degli averi di provenienza illecita (LRAI) approvata dal parlamento nella sessione autunnale del 2010 mira a garantire che Paesi cui sono stati sottratti averi, come Haiti, ottengano la restituzione dei beni. Inoltre la "Lex Duvalier" deve evitare che sulla piazza finanziaria elvetica venga depositato denaro di origine sospetta.