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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 16:53.
I leader mondiali sono sempre più "Twitter oriented" per ottenere maggiore trasparenza nella loro azione politica e per sostenere i loro punti di vista in modo diretto. Non solo discorsi televisivi dunque, discorsi sullo stato dell'Unione e linguaggio del corpo in tv, ma anche social network nel futuro della politica di governo. Messaggi brevi e incisivi su un fenomeno, un fatto, una tendenza. Il latino con la sua sintetictà sarebbe la lingua migliore per twitter anche se in realtà è l'inglese che la fa da padrone.
«Più della metà dei capi di Stati membri del G-20 hanno un account ufficiale su Twitter», dice Matthias Lüfkens, direttore associato per i digital media al World Economic Forum, l'organizzazione no-profit guidata da Klaus Schwab e che ogni anno tiene un summit annuale nelle nevi di Davos.
Non tutti vanno però alla stessa velocità: Barack Obama ha 6,5 milioni di followers (seguaci), mentre altri, come il presidente della UE Josè Manuel Barroso ne hanno solo 6.500. Tutti gli altri leader del G-20 si collocano tra questi due estremi, ma nessuno di loro "tweetta" personalmente. Usano un "twitter gosth writer, un loro collaboratore di fiducia che scrive i messaggini per loro.
Secondo Matthias Lüfkens ci sono 60 governi su 130 in tutto il mondo che stanno utilizzando i social network in modo sistematico attraverso il loro account su Twitter.
Una moda? Forse ma secondo Lufkens il migliore è stato finora il presidente Usa Barack Obama, che già in campagna elettorare (vi ricordate lo slogan "yes, we can") usò Twitter per contattare e mobilitare i giovani, mentre ora ha circa 6,5 milioni di seguaci su Twitter. Un successo mondiale. Il presidente russo Dmitri Medvedev ha iniziato nel giugno scorso con un brillante e piacevole account in inglese e un altro in russo molto "smart" per dare un'immagine più occidentale e trendy alla sua presidenza.
Uno degli ultimi ad aprire un account è stato il presidente francese Nicolas Sarkozy (speriamo eviti i toni sdolcinati con la premiére dame Carlà ma si limiti alla politica).
Chi sono i più attivi su Twitter? Lufkens ritiene che i politici più attivi siano il neopresidente brasiliano Dilma Rousseff, il presidente argentino Cristina Kirchner e il presidente cileno Sebastian Piñera, tutti molto attivi e capaci di usare un tocco personale nella comunicazioen di 140 battute. Allo stesso modo, il presidente venezuelano Hugo Chavez risponde spesso ai messaggi dei suoi seguaci che sono più di un milione.