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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2011 alle ore 10:52.

«Noi continuiamo a governare. Non bisogna arrendersi, e io sono l'esempio della resistenza: da 17 anni mi rivolgono accuse pesanti come macigni per mandarmi a casa, ma io continuo a restare al mio posto». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, telefondando in nottata, di ritorno da Bruxelles, dove ha partecipato al consiglio europeo straordinario, a una festa del Pdl a Fabriano, nelle Marche. Oggi 5 febbraio il premier ha parlato anche in collegamento telefonico con Domenico Scilipoti, durante un convegno del Forum anti usura bancaria, organizzato dal gruppo dei responsabili, di cui Scilipoti è coordinatore.
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La sinistra punta solo a farmi fuori
Il premier ha ripetuto che intende andare avanti («non esiste una alternativa credibile a questa maggioranza») e che non si lascerà sopraffare dagli attacchi della sinistra che - ha detto - «punta solo a farmi fuori», e nemmeno dalle ombre giudiziarie, perchè i «processi-farsa» si «trasformeranno in boomerang». Inoltre, ha sottolineato che verrà presentato «presto in Parlamento una legge in cui le intercettazioni possono essere autorizzate solo in indagini che riguardano reati come la criminalità organizzata, il terrorismo internazionale, la pedofilia e l'omicidio».
Serve una frustata all'economia
Berlusconi ha poi detto che in questo momento all'Italia serve «una grande scossa». Una vera e propria frustata all'economia. Martedì prossimo, ha sottolineato il premier, al consiglio dei ministri vareremo un piano straordinario che ha l'obiettivo di «portare la crescita del pil al 4% in 3 anni». Poi c'è anche «la modifica dell'art.41 della Costituzione», che secondo Berlusconi sarà «una rivoluzione copernicana, una svolta epocale che pone le basi per una effettiva libertà d'impresa». «Significa - ha spiegato - che se uno deve aprire un albergo non deve chiedere come ora 18 autorizzazioni, ma potrà farlo e poi avrà una successiva visita amministrativa». Per il presidente del Consiglio si tratta di «un principio liberale che finalmente potrà trovare applicazione», alleggerendo le imprese di oneri che «costano un punto di pil e secondo alcune stime 12 mila euro l'anno».
Ripresa lenta
La ripresa economica «c'è in tutti i paesi europei e anche in Italia, ma è ancora lenta», ha detto ancora il premier, che ha ricordato come le elezioni anticipate rappresentino un grave danno. E ha rilanciato: «Andremo avanti con la rivoluzione del federalismo fiscale e con la grande riforma fiscale che manda in archivio l'impianto di quaranta anni fa e che ha prodotto una giungla di leggi di difficile interpretazione». In più: «Rilanceremo il piano casa che le nostre Regioni non hanno mandato innanzi con la speditezza che avremmo voluto». Berlusconi ha annunciato poi «una riforma dei servizi pubblici locali» che tenterà di «smantellare la mentalità statalista e assistenzialista». Con numeri che, ha detto, sono dalla sua parte: «Anche i sondaggi ci danno fiducia. Secondo il sondaggio di lunedì di Euromedia nonostante le critiche il presidente del Consiglio è al 51 per cento. Mentre il Pdl, la Lega e la destra sono al 45 per cento, quindi assolutamente vincenti».
Nella squadra di governo un rappresentante della Destra
Il premier ha inviato stamane 5 febbraio una lettera a Francesco Storace, leader della Destra, che ha riunito a Milano il comitato centrale. Nella missiva, Berlusconi ha annunciato che nel «completamento della squadra di governo» è pronto a inserire un rappresentante del partito di Storace. «Mi sembra quindi opportuno - ha scritto Berlusconi nel messaggio - inserire nel completamento della squadra di governo che stiamo preparando, in rappresentanza de La Destra, un vostro rappresentante a testimonianza della nostra collaborazione». L'interessato, ha spiegato Storace, è Nello Musumeci, «nostro prestigiosissimo esponente siciliano», a cui verrà affidata una poltrona di sottosegretario. Su quale poltrona siederà, però, il leader de La Destra non ha voluto esporsi: «Non vi dico quale delega perchè sarebbe irrispettoso nei confronti del presidente del Consiglio e del capo dello Stato».
Verso rito immediato per il reato di concussione
Intanto secondo quanto riferisce l'Ansa sarebbe sempre più probabile la richiesta di rito immediato per Silvio Berlusconi ma solo per il reato di concussione. Anche se formalmente i pm di Milano che indagano sul caso Ruby scioglieranno la riserva tra lunedì e martedì, sottolinea l'Ansa, sembra che la strada scelta possa essere questa: separare le imputazioni a carico del presidente del consiglio e inoltrare al gip Cristina Di Censo la richiesta di processare il capo del governo solo per la concussione e invece di procedere con il deposito degli atti per l'altro reato che gli è stato contestato, cioè di prostituzione minorile. In queste ore i magistrati stanno comunque ancora esaminando la giurisprudenza in vista della decisione finale.
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