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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 14:22.
Silvio Berlusconi torna a dire no alle elezioni anticipate e conferma la buona salute e la consistenza numerica di governo e maggioranza. «L'Italia - spiega nel nuovo video messaggio ai Promotori della Libertà - ha bisogno di stabilità, di governabilità, cioè di un governo capace di governare e di realizzare le riforme che sono necessarie. Questo è tanto più necessario in un momento di perduranti difficoltà dell'economia e di gravi rivolgimenti a livello internazionale».
«Abbiamo difeso gli interessi dell'Italia»
Eppoi, elenca una lunga lista di cose fatte, secondo il suo punto di vista: «Il nostro governo- dice il premier - in questa prima metà della legislatura, nonostante la crisi economica internazionale e le difficoltà derivanti dalla particolare conflittualità della politica italiana, ha conseguito molti risultati: ha tenuto i conti in ordine, ha abrogato l'Ici, ha preservato la pace sociale aiutando tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro, ha condotto con successo un'azione di forte contrasto alle organizzazioni criminali come non era mai successo nella storia della Repubblica, ha fermato l'immigrazione clandestina, ha realizzato molte riforme a partire dalla scuola all'università al federalismo, ha aiutato le aziende con la diminuzione delle imposte sugli straordinari, con la moratoria sui debiti, con lo spostamento del versamento dell'Iva al ricevimento del pagamento della fattura, ha difeso bene gli interessi dell'Italia in Europa e nel mondo, ha procurato importanti commesse internazionali alle nostre aziende, e infine non ha mai aumentato le tasse, non ha mai messo le mani nelle tasche dei cittadini».
Governo va avanti
«Sono assolutamente certo - prosegue Berlusconi - che il nostro governo sia in grado di operare in modo altrettanto efficace per i due anni abbondanti che mancano alla conclusione della legislatura e sono convinto che a questo governo non vi siano alternative perchè - sottolinea - c'è una buona maggioranza che lo sostiene sia alla Camera che al Senato e anche perché la sinistra, da tempo, non rappresenta nessuna credibile alternativa di governo». «E se andassimo a nuove elezioni, ad un nuovo governo - osserva - si ripresenterebbero gli stessi problemi di oggi, per di più aggravati da una lunga e feroce campagna elettorale». «Abbiamo quindi - ribadisce - il dovere di continuare a governare qui e ora».