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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 16:51.
Habitué dei flash-mob richiamati dal tam tam su Facebook, uomini e donne sensibili ai temi dell'ambiente, semplici passanti incuriositi dall'insolito fermento creato da quanti correvano agitando borse di colore verde e marrone. Sono state oltre 600 le persone che ieri hanno ricomposto il più grande albero umano mai esistito, che ha preso vita a Milano in una Piazza Duomo un po' sonnacchiosa sotto un tiepido e inaspettato solicello pre-primaverile. Tutte con lo stesso obiettivo: difendere il diritto a respirare in una città che proprio oggi fermerà il traffico privato per tentare, per l'ennesima volte e forse invano, di liberarsi di quell'inquinamento subdolo e invisibile che la distrugge, microparticella per microparticella.
BE ACTIVE BE A TREE! è il messaggio eco-responsabile rilanciato dalla performance ideata da Giuseppe La Spada, digital artist riconosciuto a livello internazionale e unico italiano a vincere, nel 2007, un Webby Award proprio grazie ad un progetto "eco friendly" sviluppato in collaborazione con Ryuichi Sakamoto. Una mobilitazione che ha visto come ambasciatori i gruppi Graniti Fiandre e Iris ceramica, che hanno sviluppato Active Clean Air & Antibacterial Ceramic, un super materiale in grado di ripulire l'aria dagli ossidi di azoto come un albero grazie al processo della fotocatalisi.
E "torniamo a respirare" è l'appello trasmesso dal grande albero di Milano alle piazze delle maggiori città del pianeta, perché respirare è un diritto globale.