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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 15:12.
Il giorno dopo porta riflessioni ancora più amare. La sconfitta del Flaminio con l'Irlanda, un 11-13 che era 11-10 a due minuti dalla fine, lascia porte spalancate ai rimpianti. Anche perché, oggettivamente, questa era una discreta occasione per provare a centrare una vittoria: in campo si è vista una pallida Irlanda, mentre i prossimi impegni propongono ostacoli sulla carta assai consistenti, a partire proprio dal match di sabato prossimo in casa dell'Inghilterra. Francia-Scozia (conclusa sul 34-21 per i padroni di casa) ci ha detto che quest'anno sarà difficile fare punti non solo con i transalpini, attesi al Flaminio, ma anche con gli uomini del Cardo, che dovremo sfidare a Edimburgo. Resta il confronto interno con il Galles, sabato 26 febbraio, e qui la quota della speranza si alza un po'.
Intanto, la frase più gettonata nell'ambiente azzurro è questa: "Non l'hanno vinta loro, l'abbiamo persa noi". Effettivamente, alcuni episodi si sno rivelati decisivi. Un errore di Mirco Bergamasco su un calcio piazzato, un mancato controllo di palla di Geldenhuys alla ripresa del gioco dopo la bella meta azzurra di Mc Lean, che aveva fatto accelerare al massimo l'entusiasmo di un Flaminio come sempre esaurito. Andare in vantaggio a cinque minuti dalla fine e poi subire il controsorpasso porta a interrogarsi anche sui dettagli. Detto questo, non è che l'Italia di ieri sia stata davvero diversa dall'immagine standard: mischia chiusa, cuore e difesa non lasciano (quasi) mai a desiderare, però il gioco manca di varietà ed efficacia.
Adesso, poi, si acuisce il problema specifico della mediana. In autunno (a inizio stagione e a meno di un anno dalla Coppa del mondo) sembrava che si fosse stabilizzata la coppia Tebaldi-Gower. Il primo, però, non ha convinto, e il secondo è incappato in un infortunio che lo lascerà fuori per tutto il Sei Nazioni. A Orquera, seconda apertura a novembre, ieri è stato preferito Burton, che non ha fatto meraviglie. Nel frattempo, sempre ieri, Gori - considerato ormai la prima scelta come mediano di mischia - dopo dieci minuti si è infortunato seriamente a una spalla: torneo finito e convocazione d'urgenza per Semenzato, che si giocherà il posto con Canavosio. Insomma, nella cerniera che è il punto nevralgico di qualsiasi squadra siamo lontanissimi dall'avere una soluzione rodata e affidabile.