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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 14:25.
Il leader della Lega Umberto Bossi sferza i pm milanesi che hanno chiesto al gip il rito immediato a carico del premier Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile. «La magistratura milanese non doveva chiedere il rito immediato» anche perchè «il Parlamento si era espresso a maggioranza assoluta. Ha esagerato, vuole lo scontro tra istituzioni». Ma ci scappa anche una stoccatina al premier. «I pm esagerano ma certo anche Berlusconi ha le sue colpe se si trova in questa situazione. Certe cose le ha fatte lui, non io».
Secondo il Senatur, che alle 17.30 salirà al Colle per incontrare il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, «bisogna avere un po' di equlibrio». Mentre il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, parla di grave discredito per l'immagine del paese all'estero. «Ricevo segnali disperati da imprenditori che lavorano all'estero - dice il leader dei democratici in conferenza stampa -, sono in una condizione avvilente e avvilita, dannosa e pericolosa perché manca credibilità. La magistratura farà il suo lavoro ma il problema è che il paese non è rappresentato in modo credibile e la credibilità per un governo è materia prima, non un ammennicolo».
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Il Pdl fa quadrato attorno al Cavaliere
Anche il Pdl, però, fa quadrato attorno al premier. «Mi sembra che siamo di fronte a un attacco politico-giudiziario frontale nei confronti di Berlusconi - denuncia il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto - accentuato da questo ricorso al giudizio immediato che dà a tutto questo l'impressione che ci troviamo di fronte a un blitz». Contro cui il Pdl è pronto a predisporre una risposta politica. Tanto che oggi pomeriggio intorno alle 18.30 Berlusconi ha convocato un ufficio di presidenza del partito che dovrà valutare le contromosse dopo le ultime decisioni dei magistrati meneghini.