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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2011 alle ore 06:39.
Diventa ormai quotidiana l'emergenza sbarchi preannunciata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, mercoledì al Senato. Ieri sono arrivati al porto di Lampedusa, scortati da una motovedetta della guardia di finanza, 113 migranti avvistati nel pomeriggio a 15 miglia a sud della più grande delle isole delle Pelagie.
Negli ultimi due giorni sono giunti quasi 500 extracomunitari in diversi sbarchi. E 200 migranti soltanto mercoledì. Le autorità italiane avrebbero già preso contatti con quelle tunisine per cercare di bloccare la nuova ondata di arrivi.
Si susseguono anche le segnalazioni di altre «carrette», finora sei, in arrivo, con centinaia di migranti a bordo. Per fronteggiare la nuova emergenza il ministro degli esteri, Franco Frattini, invoca un «Piano Marshall dell'Europa per il Mediterraneo». Poi il ministro degli esteri aggiunge: «Sono ricominciati i flussi migratori dalla Tunisia, cosa che non avveniva più da tempo, e questo ci preoccupa». In prima linea anche le associazioni umanitarie: «Stiamo monitorando la situazione per far sì che i migranti giunti nelle ultime ore a Lampedusa vengano assistiti adeguatamente» dice la portavoce in Italia dell'Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) Laura Boldrini. E sottolinea che «si tratta di persone che hanno dovuto affrontare i pericoli di una traversata in mare, alle quali deve essere assicurata anche la possibilità di presentare una domanda d'asilo, come hanno già fatto alcuni di loro».
Intanto, in tema di immigrazione, arriva un piano nomadi aggiornato per la capitale. È la principale conclusione dell'incontro svoltosi ieri tra il ministro dell'interno, Roberto Maroni, e il sindaco Gianni Alemanno. Le polemiche sembrano ormai sopite e l'obiettivo ufficiale è dare corso, il prima possibile, all'attuazione del programma di gestione delle presenze dei nomadi nella capitale.
È s stato lo stesso Viminale, al termine dell'incontro, a rendere noto che mercoledì prossimo, alla riunione dei commissari straordinari per l'emergenza nomadi, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, «alla luce delle nuove esigenze che si sono evidenziate sul territorio, porterà un aggiornamento del p siano nomadi per il Lazio che sarà poi valutato dal g soverno». In discussione ci sono una serie di nuovi campi da allestire e una tendopoli, con una stima di spesa pari a 30 milioni.