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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2011 alle ore 19:45.
«Ai bolognesi dico di avere fiducia, di esprimersi e di farsi sentire». Sono state queste le prime parole di Anna Maria Cancellieri da commissario straordinario di Bologna, catapultata a febbraio 2010 sotto le Due Torri dopo lo scandalo del Cinziagate. Tailleur verde e collana di perle, si disse subito, ovviamente, «entusiasta dell'incarico».
In pensione dal 2009, la Cancellieri ha un curriculum di tutto rispetto. Romana, Inizia a lavorare a19 anni presso la presidenza del Consiglio. Laureata in Scienze politiche a Roma, nel '72 a Milano inizia la Carriera direttiva al ministero dell'Interno e nel 1993 è nominata prefetto. È stata sub-commissario a Milano, commissario a Parma e poi prefetto a Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania e Genova. E' stata anche commissario del teatro Bellini di Catania.
Sessantasette anni, nonna e madre, alla sua prima uscita pubblica ha ricordato «cosa significa lavorare con dei figli senza servizi sociali adeguati, quindi per le donne mi impegnerò molto». Le sue prime parole però hanno da subito mostrato un carattere forte: «Io l'8 marzo l'abolirei, la donna non deve sentirsi razza a parte perché siamo molto meglio degli uomini». Parole forti come quelle relative alla celebrazione della strage del 2 agosto. Avrebbe voluto un qualcosa di diverso, per evitare «gazzarre, contestazioni, polemiche».