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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2011 alle ore 17:51.
Nessun riferimento esplicito alle ultime vicende politiche e giudiziarie che investono il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ma l'appello, lanciato oggi dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, suona come un chiaro ammonimento alle istituzioni. «La trasparenza è un bene da perseguire sempre a tutti i livelli per il bene del Paese». Un valore, ha aggiunto il cardinale, «che tutti desiderano e che fa parte di una cultura dignitosa».
Anche le gerarchie ecclesiastiche facciano la loro parte
Il presidente della Cei ha poi insistito sulla necessità che la trasparenza ispiri anche la gestione del denaro. «Oggi più che mai una limpida trasparenza, soprattutto nell'uso del denaro - ha avvertito Bagnasco - è condizione imprescindibile per la credibilità generale della Chiesa e per la realizzazione fruttuosa della sua missione nel mondo». È questo un altro dei passaggi cruciali dell'intervento con cui Bagnasco ha aperto il convegno degli incaricati diocesani per il "Sovvenire", il Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa cattolica. «Quando si parla di trasparenza - ha detto - non si intende tanto sottolineare l'onestà e la correttezza, che all'interno della Chiesa si devono dare per scontate, ma pure una gestione lineare e da tutti verificabile dei beni, ricordando che la dimensione economica è tra le più delicate e incidenti sul vivere e sul sentire degli uomini».
La trasparenza economica vitale per il sostegno da fedeli
Dunque la trasparenza nell'uso del denaro è un tassello imprescindibile per la credibilità delle gerarchie ecclesiastiche. «Il successo delle vie concrete di aiuto economico alla Chiesa, la firma per la destinazione dell'otto per mille e le offerte per il sostentamento del clero fiscalmente deducibili - ha spiegato il numero uno della Cei - dipende in modo vitale dall'effettiva trasparenza della gestione delle risorse che si ricevono in dono. La trasparenza è, dunque, valore essenziale per la buona riuscita di tutto il nuovo impianto del sostegno economico alla Chiesa». I fedeli, ha rimarcato ancora Bagnasco, «vedendo come sono utilizzate le risorse grazie alla pubblicazione dei bilanci, preventivi e consuntivi, e alla pubblicità del bilancio gestionale delle offerte, saranno sempre più motivati».