Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 20:01.
Sia il Parlamento e non l'Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni) a rinnovare la normativa sul copyright «ormai obsoleta». E' questo, in sintesi, il tema di un'interpellanza parlamentare urgente (leggi i documenti) presentata oggi da uno dei deputati più attenti alle cose di internet: Roberto Cassinelli (Pdl). E' un'azione bipartisan, perché firmata da 45 parlamentari di Pdl, Lega Nord, Pd, Fli e Udc. L'interpellanza entra a gamba tesa su una questione che sta tenendo occupati gli addetti ai lavori in questi giorni, di fronte al problema di aggiornare le regole del copyright ai nuovi media .
I deputati chiedono due cose al Parlamento. Primo: sospendere la delibera con cui l'Agcom mira a introdurre nuove regole entro quest'anno. Secondo: far affrontare al Parlamento in prima persona il compito di creare legge ad hoc sul tema.
La delibera dell'Agcom è nella fase della consultazione pubblica, durante la quale l'autority raccoglie pareri, prima di una decisione definitiva (prevista entro pochi mesi, probabilmente già in primavera). L'interpellanza sposa così la tesi della campagna Sitononraggiungibile, ideata dall'avvocato esperto di internet Fulvio Sarzana e promossa da Adiconsum, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Agorà Digitale.
La campagna lanciata da dieci giorni, ha raccolto finora 4 mila firme. Sostiene che i termini della delibera Agcom sul diritto d'autore sono incostituzionali e che dovrebbe essere il legislatore ad affrontare la questione, come avvenuto in altri Paesi europei.
La legge, secondo gli autori della campagna, è necessaria per tutelare i diritti degli utenti. Cassinelli è d'accordo e spiega che nella delibera Agcom invece «sono ipotizzate modalità di contrasto alla pirateria che consentirebbero all'Agcom di oscurare i siti web allocati su server stranieri, senza alcun provvedimento dell'autorità giudiziaria». E' questo il punto anticostituzionale, secondo gli autori della campagna Sitononraggiungibile. «Si tratterebbe di affidare all'arbitrio di una autorità amministrativa una decisione che va ad incidere su diritti costituzionalmente garantiti come la libertà di comunicazione e di espressione del pensiero».