House Ad
House Ad
 

Commenti e Inchieste

Il rischio di un premier imputato che non ha tempo per governare

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 08:32.
L'ultima modifica è del 16 febbraio 2011 alle ore 06:36.

Un presidente del Consiglio rinviato a giudizio per reati gravissimi (concussione e induzione alla prostituzione minorile) è un caso unico nella storia recente delle democrazie occidentali. Ma gli italiani dovranno convivere con questa novità almeno per qualche tempo. Berlusconi, com'era prevedibile, non ha alcuna intenzione di dimettersi e, anzi, il suo istinto gli suggerisce di inasprire l'offensiva contro la magistratura che vuole «rovesciare l'ordinamento democratico» e offende la «sovranità del Parlamento».

Può essere questa un'efficace linea di difesa? È difficile dirlo, ma di sicuro è la strada verso un devastante scontro istituzionale. Equivarrebbe a condannare il paese a una prolungata e dolorosa prova, destinata a lasciare dietro di sé tante macerie. Un premier imputato che trascorre le sue giornate a contestare i magistrati giudicanti è senza dubbio un uomo che non ha tempo per governare e probabilmente non ha più l'autorità per farlo con efficacia. Il che determina un drammatico problema.

Colpisce l'episodio di ieri. Berlusconi che dopo settimane di assenza pubblica si reca in Sicilia per un sopralluogo sulle coste dove approdano i rifugiati. E che rientra in gran fretta a Roma, saltando la conferenza stampa, per rinchiudersi a Palazzo Grazioli con gli avvocati: senza più aprir bocca per il resto della giornata. E il suo silenzio inquietante è lo stesso di altri protagonisti dello psicodramma. Tace il Quirinale, ad esempio, in attesa di eventi. E tace per ora Umberto Bossi, il grande alleato che dovrà decidere prima o poi dove collocare la Lega. È questo che ci attende nelle prossime settimane? Un presidente del Consiglio asserragliato in un bunker, impegnato nella battaglia finale con i magistrati, mentre l'Italia è su tutte le prime pagine dei giornali internazionali e non per nobili ragioni?
Al momento la situazione è bloccata e nessuno sa come risolvere il rebus. È evidente che la legislatura è finita e che il Parlamento si avvia a una sostanziale paralisi, ma il ricorso alle elezioni anticipate, da molti auspicato, richiede una serie di passaggi che ancora non s'intravedono. Finché Berlusconi sentirà di avere dietro di sé quei 315 deputati che alla Camera gli garantiscono la maggioranza, e che finora sono rimasti compatti, si sentirà incoraggiato nella sua volontà di resistere.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Berlusconi | Camera dei deputati | Giustizia | Italia | Lega | Marco Pannella | Presidenza della Repubblica | Umberto Bossi

 

Peraltro non ha torto Marco Pannella quando ricorda che le elezioni anticipate si svolgerebbero in questo momento con la vituperata legge che «nomina» i parlamentari scelti dalle segreterie dei partiti. Ma tant'è. Il sistema politico arriva all'appuntamento cruciale in condizioni di profonda debolezza e questo è uno degli interrogativi che gettano una luce sinistra sul dopo-Berlusconi. Uno scenario che, in assenza di elezioni a breve termine, prenderebbe forma con un'impronta tutta giudiziaria. Un'ulteriore anomalia.

A questo punto la speranza è di limitare i danni dello scontro istituzionale. La logica e il buonsenso suggeriscono che Berlusconi si presenti ai giudici il 6 aprile e gestisca il processo sforzandosi di smontare le accuse. Forse si tratta solo di un'illusione. Ma il premier non può non rendersi conto che il quadro si va deteriorando e che troppi fronti sono aperti. Anche la Lega, che pure sostiene l'alleato, si sta ponendo il problema del «dopo». Non è un tradimento, ma un atto di realismo. Che passa presto o tardi attraverso il voto anticipato.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da