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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2011 alle ore 09:17.
MILANO - Flussi di denaro. Soldi versati alle allegre ragazze di Arcore con assegni, bonifici bancari e contanti. O comunque finiti nella loro disponibilità attraverso il pagamento di affitti e bollette per gli appartamenti che occupavano nell'harem di via Olgettina 65, a pochi passi da Milano 2. Ma non solo appartamenti. Ci sarebbero anche le auto, intestate ad alcune delle ragazze: non italianissime Fiat, ma Volkswagen ed eleganti Bmw. E ci sono le «ingenti somme di denaro» di cui Ruby-Karima El Mahroug dispone quando è ancora minorenne. Elargizioni che avvalorano la fondatezza delle prove raccolte dai magistrati della procura di Milano per contestare il reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Dunque, esistono anche e soprattutto i soldi tra le fonti di prova che il giudice per le indagini preliminari, Cristina Di Censo, elenca nelle 27 pagine del decreto con il quale dispone il processo con rito immediato nei confronti del premier. Gli accertamenti compiuti dagli investigatori sui conti delle ragazze di via Olgettina e su quelli del consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti, e quelli realizzati attraverso le perquisizioni e le intercettazioni telefoniche, sono proseguiti fino ai primi giorni di febbraio.
Gli inquirenti hanno anche analizzato le movimentazioni di denaro fra Berlusconi, il suo «fiduciario» Giuseppe Spinelli, l'impresario dei vip Lele Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede. È l'ultima fonte di prova elencata dal gip Di Censo, a pagina 25 del decreto, e si riferisce a una annotazione della polizia giudiziaria dell'8 febbraio, cioè soltanto dieci giorni fa. Le movimentazioni sarebbero quelle relative a una elargizione di 1,2 milioni di euro attuata dal premier a favore di Mora. Quei soldi, l'impresario dei vip li divise con Fede: 800mila euro a Mora, 400mila al giornalista Mediaset. A cosa serviva quel prestito? Probabilmente a rendere più leggera la posizione di Mora sul fronte giudiziario. L'agente delle star, infatti, è colpito da tre istanze di fallimento e dovrà presentarsi davanti al tribunale fallimentare di Milano il prossimo 2 marzo.