House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Berlusconi pensa a una stretta sulle intercettazioni e allarga ancora la maggioranza - Il Punto di Folli

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2011 alle ore 18:00.

Due binari, giustizia e allargamento della maggioranza, per provare a uscire dall'angolo. Silvio Berlusconi riparte da questi due obiettivi e oggi, nel consiglio dei ministri, ha gettato con i suoi il primo tassello per portare avanti quella riforma della giustizia vagheggiata nel programma del 2008 e rimasta finora lettera morta. La road map che emerge da palazzo Chigi è tutta nella relazione del guardasigilli Angelino Alfano, approvata all'unanimità (dentro si delinea, tra l'altro, la separazione delle carriere di giudici e pm, la divisione del Csm e più poteri al ministro della giustizia, la responsabilità civile dei magistrati): sarà un Cdm straordinario a varare il piano non prima di due settimane.

Il governo approva la relazione sulla riforma della giustizia. Il 17 marzo Festa dell'Unità d'Italia. Lega: una follia (di Nicoletta Cottone e Claudio Tucci)

Berlusconi dopo l'incontro con i vertici del Vaticano: è andata benissimo come sempre

VIDEO / La forza di Berlusconi è nella debolezza dei suoi avversari (di Stefano Folli)

Berlusconi accelera sulle intercettazioni
Ora, però, l'attenzione del Cavaliere è tutta concentrata sulle intercettazioni. Berlusconi ha chiesto infatti ai suoi uomini di accelerare sul giro di vite per gli ascolti. L'intendimento sarebbe quello di tornare al testo precedente alle modifiche imposte soprattutto dai finiani e dall'opposizione, in sostanza quello uscito dal Senato. Che il provvedimento, difeso a spada tratta dall'agguerrita presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Giulia Bongiorno, finiana di ferro, non piace al premier è storia nota. Tanto che Berlusconi ha smesso di interessarsene a un certo punto considerando pressoché inutile il compromesso raggiunto alla Camera. Ora, però, sull'onda del caso Ruby il premier è deciso a modificare un sistema che ha bollato più volte come «barbaro» (guarda il video).

Subito anche l'immunità parlamentare. Le toghe sugli scudi
Insomma, avanti tutta sulle intercettazioni, in attesa lunedì di procedere poi sul fronte del conflitto di attribuzione davanti alla Consulta per il Rubygate. Mentre rimane per ora nel cassetto il progetto di una mobilitazione della piazza ventilata per il 26 marzo: l'idea di un grande bagno di folla non dispiacerebbe al Cavaliere, ma il rischio è che si trasformi in una nuova iniziativa anti-pm proprio nel pieno del ciclone giudiziario. Il premier è poi intenzionato a ripristinare l'immunità parlamentare prevista dall'articolo 68 della Costituzione. Un vecchio pallino del Cavaliere che vuole tempi stretti per arrivare a una soluzione. Intanto però le toghe replicano all'annunciata stretta della maggioranza. «È un copione già visto: ogni volta che emergono vicende giudiziarie che coinvolgono il premier, prima arrivano insulti, poi seguono iniziative legislative punitive per i magistrati - avverte Luca Palamara, presidente dell'Anm -. Noi non ci faremo intimidire e continueremo ad applicare la legge con serenità, imparzialità e in maniera eguale per tutti e a spiegare quali sono le riforme di cui la giustizia ha bisogno davvero».

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Adolfo Urso | Andrea Augello | Anm | Camera dei deputati | Corte Costituzionale | Csm | Daniela Melchiorre | Giustizia | Ignazio La Russa | Lega | Luca Bellotti | Luca Palamara | Montecitorio | Movimento per l'Autonomia | Paolo Guzzanti | PDL | Silvio Berlusconi |

 

Alla Camera continua la caccia ai numeri
La maggioranza lavora poi alacremente ad allargare i numeri in Parlamento profittando delle defezioni e delle difficoltà tra i futuristi. Raccontano che il pressing sia diretto soprattutto su un gruppetto di finiani: oltre ai moderati Carmine Patarino e Luca Bellotti, nel mirino di Verdini e compagni ci sono anche Adolfo Urso, Andrea Ronchi e la compagna di quest'ultimo, Giulia Cosenza. Il Pdl punta a riportare all'ovile almeno cinque deputati nel breve periodo: i nomi che circolano sono quelli di Fernando Latteri e Carmelo Lo Monte (Mpa), dei due libdem Italo Tanoni e Daniela Melchiorre, e dell'ormai ex Fli, Luca Barbareschi. Anche se il ministro Ignazio La Russa, tra il serio e il faceto, avverte. «Noi non lo vogliamo: se entrasse lui usciremmo in 50».

Al Senato si lavora a un nuovo gruppo pro-premier
Ma il ritorno dell'attore tra le braccia del Cavaliere è quasi certo. Come è certo che dal Pdl partiranno dei prestiti per rinforzare il gruppo dei responsabili, ora a quota 23 dopo gli ingressi ieri di Paolo Guzzanti e oggi del pidiellino Giancarlo Lehner. A via dell'Umiltà, secondo gli ultimi conteggi, si ipotizzano quattro-cinque passaggi considerando che Latteri, Lo Monte, Tanoni e la Melchiorre dovrebbero presto trasferirsi nei responsabili. Anche al Senato continua poi il lavorio per provare a ribaltare gli equlibri della maggioranza nella bicameralina del federalismo. Così, dopo il gruppo voluto da Thaler e Quagliariello, il sottosegretario Andrea Augello lavora a una nuova formazione nella quale, si vocifera, potrebbero trovare posto alcuni dei senatori in rotta con Gianfranco Fini. (Ce.Do.)

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da