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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2011 alle ore 08:13.
ALGERIA
Italiana in mani qaediste: sto bene
Maria Sandra Mariani, turista fiorentina rapita il 2 febbraio nel Sahara algerino, sembra stia bene anche se in mano ad al-Qaeda. Lo ha detto la donna in un messaggio trasmesso da Al Arabiya e accompagnato dalla voce di un terrorista, che ha rivendicato il sequestro e chiesto di far sentire l'appello alle autorità italiane.
COSTA D'AVORIO
Banche straniere
nazionalizzate
Laurent Gbagbo (nella foto), leader della Costa d'Avorio non più riconosciuto dalla comunità internazionale dopo le elezioni, ha annunciato la nazionalizzazione delle filiali locali di Bnp Paribas e Société Générale. Le due banche francesi avevano annunciato la chiusura nei gironi scorsi. Gli Stati Uniti hanno condannato la "requisizione" delle filiali: secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Philip Crowley, «la nazionalizzazione delle banche potrebbe avere gravi conseguenze sulla stabilità monetaria e la fiducia degli investitori».
IRAN
Due navi verso canale di Suez
Le due navi da guerra iraniane che da mercoledì incrociano nel Mar Rosso hanno chiesto il permesso di attraversare il canale di Suez. Il ministero degli Esteri egiziano ha fatto sapere di aver trasmesso la domanda al ministero della Difesa e all'autorità del canale. Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha lanciato l'allarme per quella che aveva definito come una "provocazione" iraniana, sostenendo che le due navi sono dirette in Siria.
YEMEN
Quattro morti
per le proteste
Almeno 4 persone (alcune fonti parlano di 9) sono morte durante manifestazioni anti-governative nello Yemen. Migliaia di persone continuano a scendere in piazza chiedendo riforme e le dimissioni del presidente Ali Abdulah Saleh. Una persona è morta, trenta sono rimaste ferite dall'esplosione di un ordigno lanciata da un'auto di passaggio contro un gruppo di manifestanti a Taiz. Ad Aden un manifestante ucciso e sette feriti.
Rettifica
Nell'articolo di ieri "Pugno di ferro sulla rivolta libica" di Angela Manganaro per un errore di editing è stato scritto che la rivolta "dei paesi arabi" è arrivata a Teheran, che araba ovviamente non è. Ce ne scusiamo con l'autrice e con i lettori.