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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2011 alle ore 15:22.
Altro che i tortellini di Giuliano Razzoli. È il bronzo di Manfred Moelgg in slalom a chiudere questi Mondiali di Garmisch Partenkirchen, sei medaglie in totale per gli azzurri come a Sestriere '97 (anche se allora ci furono due ori in più). Al Razzo emiliano non è bastata l'aura protettiva del Maestro (Alberto Tomba): tutti gli occhi erano puntati su di lui ma è scivolato via dopo poche porte della manche decisiva, quando era lontanissimo dal podio, undicesimo appena. Invece Moelgg era lì, in seconda posizione provvisoria; si è fatto trovare pronto, prontissimo nella discesa finale, senza lasciarsi travolgere dal nervosismo. Come Innerhofer e Federica Brignone anche l'altoatesino ha capito che per conquistare una medaglia bisogna scendere a tutta birra e con la mente sgombra di calcoli. Così è arrivato un altro podio, dopo l'argento sempre in slalom ad Are (Svezia) nel 2007.
È lo slalom dei campioni ritrovati. Oro allo straordinario JB Grange, assente per tutta la passata stagione a causa dell'infortunio al ginocchio e già tre volte sul gradino più alto del podio quest'anno. Argento al nuovamente scatenato Jens Byggmark, lo svedese dalla sciata inconfondibile - un Bode Miller dello slalom sempre ai limiti dell'equilibrio - il talento emergente che tre anni fa fece tremare la vecchia guardia dei pali stretti per poi eclissarsi a lungo. E bronzo al nostro Moelgg, che torna Supermanfred dopo l'anno d'oro del 2008, che lo vide trionfare nella Coppa di slalom battendo nell'ultima gara proprio Grange. L'ultimo podio per il 28enne di San Vigilio di Marebbe risaliva al sei gennaio 2010 a Zagabria. Così, dopo due stagioni difficili e costellate di delusioni (in Val d'Isère 2009 e alle Olimpiadi di Vancouver), Moelgg ritrova l'ebbrezza di una medaglia, le fiammate dei duelli con Grange e la fiducia per competere ancora ai massimi livelli. I voti dello slalom: Grange 9,5 per la classe immensa, Byggmark 8 per non aver mai mollato, Moelgg 7,5 per essersi preso la rivincita su Razzoli, Razzoli 4 perché non riesce più a tagliare il traguardo.
LE PAGELLE DEI MONDIALI
Christof Innerhofer - 10.
In Germania l'hanno battezzato Winnerhofer. Ha imitato Zeno Colò con un magico tris: oro in superG, bronzo in discesa libera, argento in super combinata. Ha vinto più di tutti in questi Mondiali, aprendo la strada al nuovo corso dello sci azzurro: giovane, all'attacco e senza troppe paturnie.