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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2011 alle ore 21:08.
Silvio Berlusconi è preoccupato per il precipitare della crisi libica. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi dopo che, oggi pomeriggio, era stato il ministro degli Esteri Franco Frattini a chiedere a Tripoli di fermare le violenze contro i civili al termine della riunione odierna a Bruxelles dei capi delle diplomazie europee. «Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, segue con estrema attenzione e preoccupazione l'evolversi della situazione in Libia - recita il comunicato - e si tiene in stretto contatto con tutti i principali partner nazionali e internazionali per fronteggiare qualsiasi emergenza».
Il premier: inaccettabile la violenza contro i civili
Il premier è poi «allarmato per l'aggravarsi degli scontri e per l'uso inaccettabile della violenza sulla popolazione civile». Nella nota Palazzo Chigi aggiunge quindi che «L'Unione Europea e la Comunità internazionale dovranno compiere ogni sforzo per impedire che la crisi libica degeneri in una guerra civile dalle conseguenze difficilmente prevedibili, e favorire invece una soluzione pacifica che tuteli la sicurezza dei cittadini così come l'integrità e stabilità del paese e dell'intera regione».
Domani primo volo speciale per rimpatriare i nostri connazionali
Intanto la Farnesina ha attivato un piano per il rimpatrio dei nostri connazionali ancora presenti in Libia. Già nella mattinata di domani partirà infatti per Tripoli un primo volo speciale, concordato con il ministero degli Esteri, che si affiancherà ai voli di linea previsti per il rientro dei connazionali, anche se, per ora, non si prevede un ponte aereo per l'evacuazione. L'Alitalia ha intanto potenziato la capacità dei suoi aerei, mentre una squadra dell'unità di crisi della Farnesina, guidata dal vicario Nicola Minasi, è già partita alla volta di Tripoli con il compito di affiancare lo staff diplomatico e consolare nelle pratiche di rimpatrio degli italiani che si trovano ancora in Libia.
Colloquio Bersani-Frattini: presto Governo riferirà in Parlamento
Intanto stasera il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha chiamato il ministro Frattini di ritorno da Bruxelle per chiedere informazioni sull'evolversi della situazione in Libia e ha sollecitato il massimo impegno possibile, da parte del nostro paese, anche in sede europea, affiché non proseguano le violenze e si possa pensare ad un avvio di soluzione della crisi. Il colloquio é durato una decina di minuti. Il ministro Frattini avrebbe confermato la massima disponibilità a riferire al Parlamento sulla delicata situazione a brevissimo.